La recensione sintetizza gli aspetti di maggior interesse del volume dedicato ai ritratti del Museo della Musica di Bologna, focalizzandosi in particolare sui dipinti commissionati o destinati alla collezione settecentesca di Padre Giambattista Martini, e sulla serie eseguita a fine Ottocento in parallelo ai quadri dell’Accademia Filarmonica. Nell’occasione viene avanzata una precisazione in relazione al Ritratto di Nicolò Jommelli, copia del ritratto oggi conservato nella Fondazione Pagliara – Istituto suor Orsola Benincasa di Napoli, dipinto da Anna-Dorothea Therbusch, e non da Giuseppe Bonito; il ritratto originale va infatti assegnato alla pittrice tedesca (come già chiarito da Pierluigi Leone de Castris), e può molto probabilmente essere riconosciuto nel quadro conservato presso l’abitazione napoletana del grande operista aversano, da egli stesso condotto in Italia da Stoccarda, dove insieme alla Therbusch era stato attivo al servizio del duca di Württemberg. Nella recensione vengono inoltre ricondotti alla mano di Giulio Cesare Ferrari i ritratti di Stefano Golinelli e di Federico Parisini (Bologna, Accademia Filarmonica), privi di attribuzione: l’ascrizione al pittore bolognese, nominato Socio d’onore della Filarmonica (1885), si fonda su ragioni stilistiche, oltre che sulla perfetta corrispondenza dei volti nei due ritratti con due fotografie, quadrettate in vista della loro trasposizione in pittura, conservate presso i discendenti di Ferrari. L’abitudine di quest’ultimo di fare ricorso all’uso di fotografie per garantire la massima verisimiglianza nella resa dei propri modelli è per altro già documentata da altri casi noti, e può dunque opportunamente essere stata adottata anche per ritrarre i due professori della Filarmonica.
Graziani, I. (2021). Lorenzo Bianconi, Maria Cristina Casali Pedrielli, Giovanna Degli Esposti, Angelo Mazza, Nicola Usula, Alfredo Vitolo, I ritratti del Museo della Musica di Bologna da Padre Martini al Liceo Musicale. RIVISTA ITALIANA DI MUSICOLOGIA, 56, 254-263.
Lorenzo Bianconi, Maria Cristina Casali Pedrielli, Giovanna Degli Esposti, Angelo Mazza, Nicola Usula, Alfredo Vitolo, I ritratti del Museo della Musica di Bologna da Padre Martini al Liceo Musicale
Graziani, Irene
2021
Abstract
La recensione sintetizza gli aspetti di maggior interesse del volume dedicato ai ritratti del Museo della Musica di Bologna, focalizzandosi in particolare sui dipinti commissionati o destinati alla collezione settecentesca di Padre Giambattista Martini, e sulla serie eseguita a fine Ottocento in parallelo ai quadri dell’Accademia Filarmonica. Nell’occasione viene avanzata una precisazione in relazione al Ritratto di Nicolò Jommelli, copia del ritratto oggi conservato nella Fondazione Pagliara – Istituto suor Orsola Benincasa di Napoli, dipinto da Anna-Dorothea Therbusch, e non da Giuseppe Bonito; il ritratto originale va infatti assegnato alla pittrice tedesca (come già chiarito da Pierluigi Leone de Castris), e può molto probabilmente essere riconosciuto nel quadro conservato presso l’abitazione napoletana del grande operista aversano, da egli stesso condotto in Italia da Stoccarda, dove insieme alla Therbusch era stato attivo al servizio del duca di Württemberg. Nella recensione vengono inoltre ricondotti alla mano di Giulio Cesare Ferrari i ritratti di Stefano Golinelli e di Federico Parisini (Bologna, Accademia Filarmonica), privi di attribuzione: l’ascrizione al pittore bolognese, nominato Socio d’onore della Filarmonica (1885), si fonda su ragioni stilistiche, oltre che sulla perfetta corrispondenza dei volti nei due ritratti con due fotografie, quadrettate in vista della loro trasposizione in pittura, conservate presso i discendenti di Ferrari. L’abitudine di quest’ultimo di fare ricorso all’uso di fotografie per garantire la massima verisimiglianza nella resa dei propri modelli è per altro già documentata da altri casi noti, e può dunque opportunamente essere stata adottata anche per ritrarre i due professori della Filarmonica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.