Fabricating Transnational Capitalism: a Collaborative Ethnography of Italian-Chinese Global Fashion e’ un libro pubblicato dalla Duke University Press nel 2019 e scritto da celebrita’ nel mondo socio-antropologico statunitense – Lisa Rofel e Sylvia Yanagisako -, che nel mondo ha ricevuto recensioni piu’ che positive. In realta’ il libro e’ scritto da mani diverse nelle diversi parti, con la prima parte, quella maggiormente teorica, scritta insieme e le altre parti scritte dall’una o dall’altra; il libro contiene anche un lungo saggio di Simona Segre Reinach, sociologa della moda dell’Universita’ di Bologna. Il libro discute di joint ventures transnazionali italo-cinesi; piu’ in particolare parla di imprese familiari nell’industria della moda italiana che a partire dagli anni 1990 hanno delocalizzato la produzione in Cina, creato joint-ventures con imprese cinesi e dato quindi vita a catene di produzione e distribuzione globali della moda italiana made in China.
Antonella Ceccagno (2021). Recensione di L. Rofel, S.J. Yanagisako, Fabricating transnational capitalism. A collaborative ethnography of Italian-Chinese global fashion. RASSEGNA ITALIANA DI SOCIOLOGIA, 2/2021, 538-541 [10.1423/101856].
Recensione di L. Rofel, S.J. Yanagisako, Fabricating transnational capitalism. A collaborative ethnography of Italian-Chinese global fashion
Antonella Ceccagno
2021
Abstract
Fabricating Transnational Capitalism: a Collaborative Ethnography of Italian-Chinese Global Fashion e’ un libro pubblicato dalla Duke University Press nel 2019 e scritto da celebrita’ nel mondo socio-antropologico statunitense – Lisa Rofel e Sylvia Yanagisako -, che nel mondo ha ricevuto recensioni piu’ che positive. In realta’ il libro e’ scritto da mani diverse nelle diversi parti, con la prima parte, quella maggiormente teorica, scritta insieme e le altre parti scritte dall’una o dall’altra; il libro contiene anche un lungo saggio di Simona Segre Reinach, sociologa della moda dell’Universita’ di Bologna. Il libro discute di joint ventures transnazionali italo-cinesi; piu’ in particolare parla di imprese familiari nell’industria della moda italiana che a partire dagli anni 1990 hanno delocalizzato la produzione in Cina, creato joint-ventures con imprese cinesi e dato quindi vita a catene di produzione e distribuzione globali della moda italiana made in China.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.