La cantata da camera Giovanna d’Arco, per contralto e pianoforte, si circonda di un alone d’incertezze: più cerchiamo di avvicinarci ad essa, più veniamo respinti da una serie di notizie che si rinnegano a vicenda. L’unico dato certo è il giorno della prima esecuzione in pubblico (1° aprile 1859), ad oltre un quarto di secolo dalla data di composizione che Rossini ha voluto comunicarci sul frontespizio del manoscritto autografo. Ma a un’analisi diretta, tale frontespizio risulta manomesso rispetto alla sua originaria stesura, aprendo una serie di interrogativi: non solo sulla data di composizione della cantata, ma anche su un’eventuale versione primitiva oggi perduta, sulla sua originaria conformazione, lingua, organico e destinazione. Nella vana ricerca di risposte chiarificatrici, sono emerse per contro notizie collaterali, documentazioni e testimonianze più o meno legate a Giovanna d’Arco, che diventano l’interesse principale di questo studio, cresciuto attorno a un oggetto musicale destinato comunque a rimanere misterioso.

Nuove ipotesi su Giovanna d’Arco

Marco Beghelli
2020

Abstract

La cantata da camera Giovanna d’Arco, per contralto e pianoforte, si circonda di un alone d’incertezze: più cerchiamo di avvicinarci ad essa, più veniamo respinti da una serie di notizie che si rinnegano a vicenda. L’unico dato certo è il giorno della prima esecuzione in pubblico (1° aprile 1859), ad oltre un quarto di secolo dalla data di composizione che Rossini ha voluto comunicarci sul frontespizio del manoscritto autografo. Ma a un’analisi diretta, tale frontespizio risulta manomesso rispetto alla sua originaria stesura, aprendo una serie di interrogativi: non solo sulla data di composizione della cantata, ma anche su un’eventuale versione primitiva oggi perduta, sulla sua originaria conformazione, lingua, organico e destinazione. Nella vana ricerca di risposte chiarificatrici, sono emerse per contro notizie collaterali, documentazioni e testimonianze più o meno legate a Giovanna d’Arco, che diventano l’interesse principale di questo studio, cresciuto attorno a un oggetto musicale destinato comunque a rimanere misterioso.
2020
Marco Beghelli
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/834301
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