Il D.M. 107/2012 del Ministero del welfare del 10 maggio 2021 prosegue l’attuazione del CTS e definisce criteri e limiti delle “attività diverse e strumentali” previste a sostegno di quelle di interesse generale. Si supera il criterio della strumentalità oggettiva per il criterio economico affermando che tutte le attività che producano margini economici positivi sono ammesse. Non si disciplina però il caso in cui le attività secondarie producano un risultato negativo e l’Ets sia costretto in nome dell’unica soggettività giuridica a coprire tale diseconomicità con i proventi dell’attività di interesse generale, di raccolta fondi o col proprio patrimonio, realizzando l’effetto contrario di quello voluto dalla normativa, senza essere sanzionato.Per la definizione della secondarietà si prevedono rapporti massimi tra proventi e oneri delle attività secondarie e proventi e oneri globali dell’ente: il riferimento ai valori della contabilità regolarmente tenuta consentirebbe l’inserimento delle valutazioni nel sistema contabile aziendale. Nei valori complessivi di proventi e oneri si considerano anche il valore stimato del lavoro volontario e dei beni e servizi acquisiti o erogati “non a condizioni di mercato” dall’ente oggetto di rilevazione e valutazione da parte degli stessi amministratori e difficilmente controllabili dall’esterno. L’adozione di un approccio ampio alla considerazione dei valori richiederebbe, per evitare comportamenti opportunistici o illeciti, la definizione di controlli più incisivi su condizioni e affermazioni degli enti sia per la strumentalità economica, sia per i valori stimati dagli enti stessi.
Claudio Travaglini (2021). Le attività diverse degli Enti di Terzo Settore tra limiti elastici e controlli impossibili (riflessioni di un malpensante). ASSOCIAZIONI E SPORT, 2021(9), 60-67.
Le attività diverse degli Enti di Terzo Settore tra limiti elastici e controlli impossibili (riflessioni di un malpensante)
Claudio Travaglini
2021
Abstract
Il D.M. 107/2012 del Ministero del welfare del 10 maggio 2021 prosegue l’attuazione del CTS e definisce criteri e limiti delle “attività diverse e strumentali” previste a sostegno di quelle di interesse generale. Si supera il criterio della strumentalità oggettiva per il criterio economico affermando che tutte le attività che producano margini economici positivi sono ammesse. Non si disciplina però il caso in cui le attività secondarie producano un risultato negativo e l’Ets sia costretto in nome dell’unica soggettività giuridica a coprire tale diseconomicità con i proventi dell’attività di interesse generale, di raccolta fondi o col proprio patrimonio, realizzando l’effetto contrario di quello voluto dalla normativa, senza essere sanzionato.Per la definizione della secondarietà si prevedono rapporti massimi tra proventi e oneri delle attività secondarie e proventi e oneri globali dell’ente: il riferimento ai valori della contabilità regolarmente tenuta consentirebbe l’inserimento delle valutazioni nel sistema contabile aziendale. Nei valori complessivi di proventi e oneri si considerano anche il valore stimato del lavoro volontario e dei beni e servizi acquisiti o erogati “non a condizioni di mercato” dall’ente oggetto di rilevazione e valutazione da parte degli stessi amministratori e difficilmente controllabili dall’esterno. L’adozione di un approccio ampio alla considerazione dei valori richiederebbe, per evitare comportamenti opportunistici o illeciti, la definizione di controlli più incisivi su condizioni e affermazioni degli enti sia per la strumentalità economica, sia per i valori stimati dagli enti stessi.File | Dimensione | Formato | |
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