Questo articolo tratta della varietà di italiano utilizzata nella traduzione dalle lingue classiche - il cosiddetto ‘traduttese classico’-, analizzandone le proprietà linguistiche e sociolinguistiche e sostenendone un inquadramento nel diasistema dell’italiano contemporaneo quale sottocodice (Berruto, 1987: 155). Caratterizzato da un alto grado di formalità e formalizzazione, il traduttese segna una tendenza opposta su tutti gli assi di variazione sociolinguistica a quella che motiva il processo attuale di ristandardizzazione dell’italiano, tipicamente orientato ad accogliere tratti substandard. Il lavoro è così articolato: il paragrafo 1 contiene un’introduzione in cui si inquadra la nozione di ‘traduttese classico’; il paragrafo 2 ne rende un profilo socio-funzionale, chiarendo quali circostanze determinano la sua emersione; il paragrafo 3 ne individua i tratti linguistici peculiari; il paragrafo 4 argomenta l’appartenenza del traduttese al numero dei sottocodici del diasistema italiano e il paragrafo 5 ospita delle brevi conclusioni; infine, il paragrafo 6. raffronta le proprietà del traduttese e quelle dell’italiano neostandard.
Laura Tramutoli (2021). Profilo sociolinguistico dell'italiano delle 'versioni': il traduttese classico è un sottocodice?. ITALIANO LINGUADUE, 13(2), 336-353 [10.54103/2037-3597/17142].
Profilo sociolinguistico dell'italiano delle 'versioni': il traduttese classico è un sottocodice?
Laura Tramutoli
2021
Abstract
Questo articolo tratta della varietà di italiano utilizzata nella traduzione dalle lingue classiche - il cosiddetto ‘traduttese classico’-, analizzandone le proprietà linguistiche e sociolinguistiche e sostenendone un inquadramento nel diasistema dell’italiano contemporaneo quale sottocodice (Berruto, 1987: 155). Caratterizzato da un alto grado di formalità e formalizzazione, il traduttese segna una tendenza opposta su tutti gli assi di variazione sociolinguistica a quella che motiva il processo attuale di ristandardizzazione dell’italiano, tipicamente orientato ad accogliere tratti substandard. Il lavoro è così articolato: il paragrafo 1 contiene un’introduzione in cui si inquadra la nozione di ‘traduttese classico’; il paragrafo 2 ne rende un profilo socio-funzionale, chiarendo quali circostanze determinano la sua emersione; il paragrafo 3 ne individua i tratti linguistici peculiari; il paragrafo 4 argomenta l’appartenenza del traduttese al numero dei sottocodici del diasistema italiano e il paragrafo 5 ospita delle brevi conclusioni; infine, il paragrafo 6. raffronta le proprietà del traduttese e quelle dell’italiano neostandard.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


