As Spinoza states in his unfinished text The Treatise on the Emendation of the Intellect, the emendation of the intellect coincides with the perfection of our nature, which in turn is the source of a happiness that must be stable (continua), perfect (summa) and eternal (in aeternum fruerer). In the words of the Treatise, one must seek the «knowledge of the unity of the mind and all of nature». On this basis, Spinoza sets out an enumeration of four kinds of «ideas or perceptions», then he progresses towards the form of the true idea and ultimately to the idea of the «proximate cause» of all things. As the true idea reveals the highest light of the intellect because it is the «norm» of itself, the idea of the «perfect being» expresses the cause of the union between our mind and the order of things, and is therefore the only viaticum towards an equally perfect happiness. And yet, what allows for the passage from the «form» of the true idea to the «cause» of «real beings» (entia realia)? In the following pages I will focus on The Treatise on the Emendation of the Intellect, attempting to specify what can be defined as true knowledge in Spinoza’s outlook and in what conditions it can be reached. My thesis is that truth and adequation, while being from the Treatise to the Ethics the two central aspects of Spinoza’s doctrine of truth, are not entirely reconciled.

Come dichiara Spinoza nel Tractataus de intellectus emendatione, il suo testo incompiuto sulla teoria della conoscenza, l’emendazione dell’intelletto coincide con la perfezione della nostra natura, a sua volta fonte di una felicità che dev’essere stabile (continua), perfetta (summa) e permanente (in aeternum fruerer). Nelle parole del Tractatus, si tratta di raggiungere la «conoscenza dell’unità fra la nostra mente e l’intera natura». Su queste basi, Spinoza predispone un’enumerazione di quattro generi di «idee» o «percezioni», avanza verso la forma dell’idea vera ed infine all’idea della «causa prossima» di tutte le cose. Come l’idea vera esprime la luce più alta dell’intelletto essendo «norma» di se stessa, così l’idea di «ente perfetto» la causa dell’unione fra la nostra mente e l’ordine delle cose, ed è dunque il solo viatico verso una felicità ugualmente perfetta. Tuttavia, che cosa consente il passaggio dalla «forma» dell’idea vera all’idea della «causa» degli «enti reali» (entia realia)? Nelle pagine seguenti mi concentrerò sul Tractataus de intellectus emendatione, cercando di specificare in che cosa consiste la conoscenza vera in Spinoza e a quali condizioni essa possa essere raggiunta. La tesi è che verità e adeguazione costituiscano, dal De emendatione all’Ethica, due aspetti centrali, benché in tensione, della dottrina spinoziana della verità.

«La verità non ha bisogno di segni». Verità e adeguazione in Spinoza, / diego donna. - In: ALVEARIUM. - ISSN 2036-5020. - STAMPA. - XI:11(2018), pp. 29-44.

«La verità non ha bisogno di segni». Verità e adeguazione in Spinoza,

diego donna
2018

Abstract

Come dichiara Spinoza nel Tractataus de intellectus emendatione, il suo testo incompiuto sulla teoria della conoscenza, l’emendazione dell’intelletto coincide con la perfezione della nostra natura, a sua volta fonte di una felicità che dev’essere stabile (continua), perfetta (summa) e permanente (in aeternum fruerer). Nelle parole del Tractatus, si tratta di raggiungere la «conoscenza dell’unità fra la nostra mente e l’intera natura». Su queste basi, Spinoza predispone un’enumerazione di quattro generi di «idee» o «percezioni», avanza verso la forma dell’idea vera ed infine all’idea della «causa prossima» di tutte le cose. Come l’idea vera esprime la luce più alta dell’intelletto essendo «norma» di se stessa, così l’idea di «ente perfetto» la causa dell’unione fra la nostra mente e l’ordine delle cose, ed è dunque il solo viatico verso una felicità ugualmente perfetta. Tuttavia, che cosa consente il passaggio dalla «forma» dell’idea vera all’idea della «causa» degli «enti reali» (entia realia)? Nelle pagine seguenti mi concentrerò sul Tractataus de intellectus emendatione, cercando di specificare in che cosa consiste la conoscenza vera in Spinoza e a quali condizioni essa possa essere raggiunta. La tesi è che verità e adeguazione costituiscano, dal De emendatione all’Ethica, due aspetti centrali, benché in tensione, della dottrina spinoziana della verità.
2018
«La verità non ha bisogno di segni». Verità e adeguazione in Spinoza, / diego donna. - In: ALVEARIUM. - ISSN 2036-5020. - STAMPA. - XI:11(2018), pp. 29-44.
diego donna
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