Questa monografia parte da un lavoro su fonti epistolari, documentarie e geoiconografiche conservate in diversi Archivi di Stato e Archivi Comunali toscani, analizzate alla luce di una vasta letteratura secondaria. Si tratta dei documenti riguardanti il problema del catasto geometrico - particellare, concepito e parzialmente realizzato nei territori del Granduca fra gli anni Settanta e Novanta del XVIII secolo, e delle sue immediate continuazioni affidate all’iniziativa delle singole comunità. Le mappe catastali sono universalmente riconosciute, da Marc Bloch in avanti, come fonti di primario interesse per le ricerche di storia del paesaggio e di storia sociale in genere. In opere come quella di cui ci stiamo occupando sono proprio queste fonti a essere oggetto a loro volta di una storia sociale.
Federico Ferretti (2010). “A. Guarducci, L’utopia del catasto nella Toscana di Pietro Leopoldo. La questione dell’estimo geometrico - particellare nella seconda metà del Settecento, Borgo S. Lorenzo, All’Insegna del Giglio, 2009, 349 pp., ill.”. RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, 117, 536-538.
“A. Guarducci, L’utopia del catasto nella Toscana di Pietro Leopoldo. La questione dell’estimo geometrico - particellare nella seconda metà del Settecento, Borgo S. Lorenzo, All’Insegna del Giglio, 2009, 349 pp., ill.”
Federico Ferretti
2010
Abstract
Questa monografia parte da un lavoro su fonti epistolari, documentarie e geoiconografiche conservate in diversi Archivi di Stato e Archivi Comunali toscani, analizzate alla luce di una vasta letteratura secondaria. Si tratta dei documenti riguardanti il problema del catasto geometrico - particellare, concepito e parzialmente realizzato nei territori del Granduca fra gli anni Settanta e Novanta del XVIII secolo, e delle sue immediate continuazioni affidate all’iniziativa delle singole comunità. Le mappe catastali sono universalmente riconosciute, da Marc Bloch in avanti, come fonti di primario interesse per le ricerche di storia del paesaggio e di storia sociale in genere. In opere come quella di cui ci stiamo occupando sono proprio queste fonti a essere oggetto a loro volta di una storia sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.