Il complesso monumentale di Santo Stefano in Bologna conserva al suo interno una delle testimonianze più preziose della presenza longobarda nella città felsinea, il cosiddetto “Catino di Pilato”, la cui epigrafe, che corre sotto il labbro del bacile risalente agli anni Trenta dell’VIII secolo, è stata oggetto di numerosi studi e interpretazioni. Il restauro conservativo realizzato nel 2017 sul bene, il confronto con più approcci disciplinari e l’applicazione di tecniche di rilievo 3D avanzate – dalla scansione di proiezione di luce strutturata alla ricostruzione fotogrammetrica – ha permesso di realizzare un modello tridimensionale del vaso calcareo e di analizzare in dettaglio l’iscrizione. Il saggio presenta una nuova proposta interpretativa dell’epigrafe che suggerirebbe un possibile collegamento, fin dall’epoca longobarda, della chiesa stefaniana alla città santa di Gerusalemme
B. Borghi, G.B. (2021). Nuove acquisizioni e interpretazioni epigrafiche e storiche sul bacile di origine longobarda della “Gerusalemme” di Bologna. L’applicazione delle tecniche geomatiche all’indagine storica. RICERCHE STORICHE, 51(1 (gennaio-aprile 2021)), 5-25.
Nuove acquisizioni e interpretazioni epigrafiche e storiche sul bacile di origine longobarda della “Gerusalemme” di Bologna. L’applicazione delle tecniche geomatiche all’indagine storica
B. Borghi;G. Bitelli
2021
Abstract
Il complesso monumentale di Santo Stefano in Bologna conserva al suo interno una delle testimonianze più preziose della presenza longobarda nella città felsinea, il cosiddetto “Catino di Pilato”, la cui epigrafe, che corre sotto il labbro del bacile risalente agli anni Trenta dell’VIII secolo, è stata oggetto di numerosi studi e interpretazioni. Il restauro conservativo realizzato nel 2017 sul bene, il confronto con più approcci disciplinari e l’applicazione di tecniche di rilievo 3D avanzate – dalla scansione di proiezione di luce strutturata alla ricostruzione fotogrammetrica – ha permesso di realizzare un modello tridimensionale del vaso calcareo e di analizzare in dettaglio l’iscrizione. Il saggio presenta una nuova proposta interpretativa dell’epigrafe che suggerirebbe un possibile collegamento, fin dall’epoca longobarda, della chiesa stefaniana alla città santa di GerusalemmeFile | Dimensione | Formato | |
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