L'esplosione della pandemia da Covid-19 sembra aver definitivamente consolidato la centralità che le piattaforme vanno sempre più ricoprendo all'interno dello scenario economico. In breve tempo, esse sono state in grado di espandersi a livello globale, trovandosi a intermediari non solo sempre più servizi, ma anche altre tipologie di attività umane, come ad esempio la DAD o la comunicazione nelle reti sociali. Così, nonostante da un lato le piattaforme sembrano riproporre pratiche che da tempo caratterizzano lo sfruttamento capitalista del lavoro, dall'altro la costante estrazione dei dati che alimenta questa economia sembra segnare una discontinuità significativa rispetto al passato che le porta a produrre conseguenze non solo sul versante economico e sociale, ma anche dal punto di vista politico. L'ipotesi di questa riflessione è che il processo di infrastrutturazione delle piattaforme, ossia la loro crescente influenza all'interno della società, non si limiti a produrre conseguenze sulla sfera economica globale, ma svolga un ruolo di primo piano anche sul piano geopolitico, ridisegnando confini, territori e alleanze. Per questo motivo, la moltiplicazione in chiave globale dello sfrutemnto coalizione sperimentato da molte delle lotte dei lavoratori di piattaforma, dai rider, ai driver di Uber, ai lavoratori di Amazon, appare fondamentale per riuscire a unificare la variegata classe di sfruttati che, a livello globale, vengono travolti dal continuo avanzamento delle piattaforme.
Marrone Marco (2021). La fionda (2021). Vol. 2: La grande trasformazione. Attacco al lavoro. LA FIONDA, 2, 83-91.
La fionda (2021). Vol. 2: La grande trasformazione. Attacco al lavoro
Marrone Marco
2021
Abstract
L'esplosione della pandemia da Covid-19 sembra aver definitivamente consolidato la centralità che le piattaforme vanno sempre più ricoprendo all'interno dello scenario economico. In breve tempo, esse sono state in grado di espandersi a livello globale, trovandosi a intermediari non solo sempre più servizi, ma anche altre tipologie di attività umane, come ad esempio la DAD o la comunicazione nelle reti sociali. Così, nonostante da un lato le piattaforme sembrano riproporre pratiche che da tempo caratterizzano lo sfruttamento capitalista del lavoro, dall'altro la costante estrazione dei dati che alimenta questa economia sembra segnare una discontinuità significativa rispetto al passato che le porta a produrre conseguenze non solo sul versante economico e sociale, ma anche dal punto di vista politico. L'ipotesi di questa riflessione è che il processo di infrastrutturazione delle piattaforme, ossia la loro crescente influenza all'interno della società, non si limiti a produrre conseguenze sulla sfera economica globale, ma svolga un ruolo di primo piano anche sul piano geopolitico, ridisegnando confini, territori e alleanze. Per questo motivo, la moltiplicazione in chiave globale dello sfrutemnto coalizione sperimentato da molte delle lotte dei lavoratori di piattaforma, dai rider, ai driver di Uber, ai lavoratori di Amazon, appare fondamentale per riuscire a unificare la variegata classe di sfruttati che, a livello globale, vengono travolti dal continuo avanzamento delle piattaforme.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.