Nella stagione drammatica e incerta dell’emergenza sanitaria, la scuola è diventata oggetto di dibattito pubblico e, finalmente, è tornata al centro dell’attenzione anche dei ragazzi che, dopo mesi di didattica a distanza (o di didattica assistita dalle tecnologie digitali, secondo una versione meno avversa dell’acronimo ormai popolare) hanno reclamato il diritto di disporre di una scuola sicura e in presenza. Se questa rinnovata sensibilità per ciò che riguarda la scuola riesce a superare le prese di posizione ideologiche e la strumentalizzazione politica e a mettere a fuoco gli effettivi problemi che la affliggono, può essere un’occasione di ripensamento straordinaria. L’inattesa crisi pandemica e il lockdown che vi ha fatto seguito, infatti, hanno funzionato da “cartina tornasole” per una serie problemi già esistenti, mettendo in evidenza un disagio, se non una vera e propria crisi della scuola, già largamente presente nel vissuto di chi la abita quotidianamente. Quali nodi sono venuti al pettine? Quali questioni radicali interpellano oggi la scuola? È forse possibile risolverle ripartendo dai “fondamentali”? Perché, ben oltre e ben prima delle sue eventuali declinazioni operative, è la stessa idea di scuola che esige di essere rimessa a fuoco: la sua fisionomia essenziale, la sua missione propria e, di conseguenza, la sua organizzazione. Sulla scia di Piero Bertolini, per il quale lo scopo principale della pedagogia fenomenologica era “quello di cogliere, se esiste, la cosa stessa dell’educazione, o il fenomeno dell’educazione come realtà originaria dell’uomo”,1 intendiamo riandare alla scuola stessa, rintracciandone le “direzioni di senso originarie” e imprescindibili. Certo la scuola non è una “realtà originaria”, nel senso proprio del termine, in quanto non appartiene alla natura umana, ma è un’istituzione sociale; e tuttavia, proprio in quanto istituzione concepita in rapporto a un elemento strutturale della condizione umana (l’educabilità), si può asserire che essa abbia una consistenza fenomenologica propria, che va ri-conosciuta, se non si intende s-naturarla. In altri termini: esiste un “residuo fenomenologico” (per usare, con qualche licenza, la categoria husserliana) oltre il quale la scuola è irriducibile? Questo Editoriale vuol essere una sorta di “documento di lavoro”, in cui sono abbozzati i principi fondamentali da cui ci sembra necessario ripartire, nonché alcune idee riguardo alla scuola, al suo significato e alle possibili proposte di innovazione e miglioramento che si potrebbero discutere e precisare ulteriormente. Non si tratta di un “manifesto”, evidentemente, ma di una traccia per stimolare il confronto e la riflessione su ciò che è proprio e costitutivo della scuola. Siamo convinti infatti che soltanto un ritorno alla sua intrinseca ragion d’essere possa permettere alla scuola di affrontare le sfide attuali senza tradire se stessa o smarrire la propria identità.

Ripartire dalla scuola / Daniele Bruzzone; Pierpaolo Triani; Marco Dallari; Enrico Bottero; Roberto Farné; Massimiliano Tarozzi. - In: ENCYCLOPAIDEIA. - ISSN 1825-8670. - ELETTRONICO. - 25:59(2021), pp. 1-4. [10.6092/issn.1825-8670/12368]

Ripartire dalla scuola

Roberto Farné;Massimiliano Tarozzi
2021

Abstract

Nella stagione drammatica e incerta dell’emergenza sanitaria, la scuola è diventata oggetto di dibattito pubblico e, finalmente, è tornata al centro dell’attenzione anche dei ragazzi che, dopo mesi di didattica a distanza (o di didattica assistita dalle tecnologie digitali, secondo una versione meno avversa dell’acronimo ormai popolare) hanno reclamato il diritto di disporre di una scuola sicura e in presenza. Se questa rinnovata sensibilità per ciò che riguarda la scuola riesce a superare le prese di posizione ideologiche e la strumentalizzazione politica e a mettere a fuoco gli effettivi problemi che la affliggono, può essere un’occasione di ripensamento straordinaria. L’inattesa crisi pandemica e il lockdown che vi ha fatto seguito, infatti, hanno funzionato da “cartina tornasole” per una serie problemi già esistenti, mettendo in evidenza un disagio, se non una vera e propria crisi della scuola, già largamente presente nel vissuto di chi la abita quotidianamente. Quali nodi sono venuti al pettine? Quali questioni radicali interpellano oggi la scuola? È forse possibile risolverle ripartendo dai “fondamentali”? Perché, ben oltre e ben prima delle sue eventuali declinazioni operative, è la stessa idea di scuola che esige di essere rimessa a fuoco: la sua fisionomia essenziale, la sua missione propria e, di conseguenza, la sua organizzazione. Sulla scia di Piero Bertolini, per il quale lo scopo principale della pedagogia fenomenologica era “quello di cogliere, se esiste, la cosa stessa dell’educazione, o il fenomeno dell’educazione come realtà originaria dell’uomo”,1 intendiamo riandare alla scuola stessa, rintracciandone le “direzioni di senso originarie” e imprescindibili. Certo la scuola non è una “realtà originaria”, nel senso proprio del termine, in quanto non appartiene alla natura umana, ma è un’istituzione sociale; e tuttavia, proprio in quanto istituzione concepita in rapporto a un elemento strutturale della condizione umana (l’educabilità), si può asserire che essa abbia una consistenza fenomenologica propria, che va ri-conosciuta, se non si intende s-naturarla. In altri termini: esiste un “residuo fenomenologico” (per usare, con qualche licenza, la categoria husserliana) oltre il quale la scuola è irriducibile? Questo Editoriale vuol essere una sorta di “documento di lavoro”, in cui sono abbozzati i principi fondamentali da cui ci sembra necessario ripartire, nonché alcune idee riguardo alla scuola, al suo significato e alle possibili proposte di innovazione e miglioramento che si potrebbero discutere e precisare ulteriormente. Non si tratta di un “manifesto”, evidentemente, ma di una traccia per stimolare il confronto e la riflessione su ciò che è proprio e costitutivo della scuola. Siamo convinti infatti che soltanto un ritorno alla sua intrinseca ragion d’essere possa permettere alla scuola di affrontare le sfide attuali senza tradire se stessa o smarrire la propria identità.
2021
Ripartire dalla scuola / Daniele Bruzzone; Pierpaolo Triani; Marco Dallari; Enrico Bottero; Roberto Farné; Massimiliano Tarozzi. - In: ENCYCLOPAIDEIA. - ISSN 1825-8670. - ELETTRONICO. - 25:59(2021), pp. 1-4. [10.6092/issn.1825-8670/12368]
Daniele Bruzzone; Pierpaolo Triani; Marco Dallari; Enrico Bottero; Roberto Farné; Massimiliano Tarozzi
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