- 136 -PostfazioneRachele Raus Maria Margherita MattiodaUniversità di Torino, ItaliaI diversi interventi presentati in questo numero dimostrano come il dibattito sulle lingue di specialità si apra sempre di più ad un approccio interdisciplinare e divenga un vero e proprio carrefour che ben si presta a dei regards croisés. In tal senso, le questioni terminologiche stanno includendo una dimensione socioterminologica, sulla scia di quanto già osservava in altra sede M.-T. Cabré (1998), ma anche una dimensione testuale e discorsiva, come indicato da D. Bourigault et M. Slodzian (1999). Molte delle letture presenti in questo numero non prescindono infatti né dall’una né dall’altra di queste due dimensioni. Tuttavia, come per ogni studio che si voglia realmente di ricerca, anche il nostro non è che una tappa da superare nel perenne tentativo di migliorare le nostre competenze e conoscenze. Così, in questa sede, vorremmo presentare alcune piste di ricerca a partire da elementi che solo in parte sono stati discussi nella giornata torinese dalla quale il presente numero di Synergies Italie ha tratto le mosse. In un primo paragrafo, R. Raus ci presenterà in quest’ottica, tre elementi che meritano di essere ulteriormente approfonditi in relazione alle lingue di specialità : il ruolo dell’immaginario e dell’emozione nelle questioni terminologiche che, a priori, sembrano non doverne tener conto ; l’interculturalità come elemento non neutralizzabile delle lingue di specialità ; l’importanza della pratica traduttiva come dimensione interculturale che potrebbe apportare nuove ed importanti riflessioni su quanto stiamo dibattendo. Successivamente, in un secondo paragrafo, M. M. Mattioda avanzerà alcune considerazioni relative ad aspetti terminologici e discorsivi di due lingue di specialità di particolare interesse e attualità che non sono state indagate in questo numero: la lingua dell’ambiente e la lingua del turismo
R. RAUS, M. M. Mattioda (2007). Postfazione. SYNERGIES ITALIE, 3, 136-138.
Postfazione
R. RAUS;
2007
Abstract
- 136 -PostfazioneRachele Raus Maria Margherita MattiodaUniversità di Torino, ItaliaI diversi interventi presentati in questo numero dimostrano come il dibattito sulle lingue di specialità si apra sempre di più ad un approccio interdisciplinare e divenga un vero e proprio carrefour che ben si presta a dei regards croisés. In tal senso, le questioni terminologiche stanno includendo una dimensione socioterminologica, sulla scia di quanto già osservava in altra sede M.-T. Cabré (1998), ma anche una dimensione testuale e discorsiva, come indicato da D. Bourigault et M. Slodzian (1999). Molte delle letture presenti in questo numero non prescindono infatti né dall’una né dall’altra di queste due dimensioni. Tuttavia, come per ogni studio che si voglia realmente di ricerca, anche il nostro non è che una tappa da superare nel perenne tentativo di migliorare le nostre competenze e conoscenze. Così, in questa sede, vorremmo presentare alcune piste di ricerca a partire da elementi che solo in parte sono stati discussi nella giornata torinese dalla quale il presente numero di Synergies Italie ha tratto le mosse. In un primo paragrafo, R. Raus ci presenterà in quest’ottica, tre elementi che meritano di essere ulteriormente approfonditi in relazione alle lingue di specialità : il ruolo dell’immaginario e dell’emozione nelle questioni terminologiche che, a priori, sembrano non doverne tener conto ; l’interculturalità come elemento non neutralizzabile delle lingue di specialità ; l’importanza della pratica traduttiva come dimensione interculturale che potrebbe apportare nuove ed importanti riflessioni su quanto stiamo dibattendo. Successivamente, in un secondo paragrafo, M. M. Mattioda avanzerà alcune considerazioni relative ad aspetti terminologici e discorsivi di due lingue di specialità di particolare interesse e attualità che non sono state indagate in questo numero: la lingua dell’ambiente e la lingua del turismoFile | Dimensione | Formato | |
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