Gli scritti di Brian Harley usciti nella raccolta postuma The New Nature of Maps[1] hanno acceso un ricco dibattito sulla storia e la funzione della carta geografica e dei suoi rapporti con la geografia in generale. Una riflessione critica che era del resto già all’ordine del giorno nel lavoro dei geografi. Che hanno letto criticamente la carta ma ne hanno riconosciuto l’importanza di potente dispositivo epistemologico, alla base del pensiero occidentale e del suo modo non solo di conoscere il mondo, ma anche di dominarlo.
Ferretti, F. (2007). La «doppia voce» di Brian Harley. Immagine e potere nella storia della cartografia. STORICAMENTE, 3, 1-31 [10.1473/stor396].
La «doppia voce» di Brian Harley. Immagine e potere nella storia della cartografia
Ferretti, Federico
2007
Abstract
Gli scritti di Brian Harley usciti nella raccolta postuma The New Nature of Maps[1] hanno acceso un ricco dibattito sulla storia e la funzione della carta geografica e dei suoi rapporti con la geografia in generale. Una riflessione critica che era del resto già all’ordine del giorno nel lavoro dei geografi. Che hanno letto criticamente la carta ma ne hanno riconosciuto l’importanza di potente dispositivo epistemologico, alla base del pensiero occidentale e del suo modo non solo di conoscere il mondo, ma anche di dominarlo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.