Prendendo spunto da una recente sentenza della Corte di Cassazione, da un lato l'articolo analizza i rapporti tra la figura dell'esimente dell'obiettiva incertezza della norma tributaria e le condizioni normative che giustificano il ricorso alla pregiudiziale comunitaria. All'esito di quest'indagine, valorizza una lettura dell'esimente di diritto tributario interno alla luce del diritto comunitario, allo scopo di estendere la non punibilità anche alle violazioni tributarie derivanti dall'incertezza sulla legittimità comunitaria delle norme interne, e più in generale sui rapporti tra gli ordinamenti nazionale e comunitario. Dall'altro, ricostruisce e approfondisce l'emergere, nella giurisprudenza di legittimità, di un particolare orientamento, con riguardo all'ermeneutica e all'interpretazione giuridica, proprio a partire da sentenze rese in materia tributaria: orientamento che vede nel giudice l'unico giudice qualificato dell'incertezza normativa, e che del giudice ipervaluta il ruolo interpretativo, in funzione della sua iurisdictio e del suo potere decisionale. Un tale orientamento viene qui criticato anche perché giunge all'evidente paradosso di affermare, contro lo Statuto dei diritti del contribuente, che neppure l'amministrazione finanziaria potrebbe disapplicare le sanzioni tributarie, perché solo il giudice sarebbe abilitato dall'ordinamento a decidere la sussistenza o meno dell'obiettiva incertezza normativa.

L'obiettiva incertezza della norma tributaria e la disapplicazione delle sanzioni amministrative tra primato del giudice e prospettive comunitarie / A.Mondini. - In: RASSEGNA TRIBUTARIA. - ISSN 1590-749X. - STAMPA. - 6:(2009), pp. 1630-1672.

L'obiettiva incertezza della norma tributaria e la disapplicazione delle sanzioni amministrative tra primato del giudice e prospettive comunitarie

MONDINI, ANDREA
2009

Abstract

Prendendo spunto da una recente sentenza della Corte di Cassazione, da un lato l'articolo analizza i rapporti tra la figura dell'esimente dell'obiettiva incertezza della norma tributaria e le condizioni normative che giustificano il ricorso alla pregiudiziale comunitaria. All'esito di quest'indagine, valorizza una lettura dell'esimente di diritto tributario interno alla luce del diritto comunitario, allo scopo di estendere la non punibilità anche alle violazioni tributarie derivanti dall'incertezza sulla legittimità comunitaria delle norme interne, e più in generale sui rapporti tra gli ordinamenti nazionale e comunitario. Dall'altro, ricostruisce e approfondisce l'emergere, nella giurisprudenza di legittimità, di un particolare orientamento, con riguardo all'ermeneutica e all'interpretazione giuridica, proprio a partire da sentenze rese in materia tributaria: orientamento che vede nel giudice l'unico giudice qualificato dell'incertezza normativa, e che del giudice ipervaluta il ruolo interpretativo, in funzione della sua iurisdictio e del suo potere decisionale. Un tale orientamento viene qui criticato anche perché giunge all'evidente paradosso di affermare, contro lo Statuto dei diritti del contribuente, che neppure l'amministrazione finanziaria potrebbe disapplicare le sanzioni tributarie, perché solo il giudice sarebbe abilitato dall'ordinamento a decidere la sussistenza o meno dell'obiettiva incertezza normativa.
2009
L'obiettiva incertezza della norma tributaria e la disapplicazione delle sanzioni amministrative tra primato del giudice e prospettive comunitarie / A.Mondini. - In: RASSEGNA TRIBUTARIA. - ISSN 1590-749X. - STAMPA. - 6:(2009), pp. 1630-1672.
A.Mondini
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