Il bullismo elettronico (cyberbullying) è un fenomeno descritto dalla ricerca internazionale soltanto a partire dai primi anni del XXI secolo. Nonostante la sua novità, i ricercatori hanno notato come il bullismo elettronico sia già diffuso e come esso sia in velocissima espansione, in funzione del crescere della disponibilità delle nuove tecnologie (cellulari, Internet). In Italia il fenomeno del bullismo elettronico non è stato ancora sufficientemente indagato e analizzato. Questo libro, che è stato finanziato dal Progetto europeo DAPHNE II, coordinato dall’Università di Bologna (Genta, Brighi e Guarini), è il primo contributo disponibile in Italia che descrive lo “stato dell’arte” della ricerca sul bullismo elettronico. Il testo, infatti, riassume gli studi descritti in ambiente accademico internazionale, spesso poco fruibili da un vasto pubblico, discute criticamente le implicazioni teoriche delle ricerche che risultano più stimolanti per le scienze sociali e presenta alcuni dati italiani. Il libro ha inoltre il merito di presentare il fenomeno del bullismo elettronico tenendo conto di diversi livelli di complessità. In primo luogo, propone una lettura delle caratteristiche del bullismo elettronico integrando i risultati quantitativi ottenuti su larghi campioni di preadolescenti e adolescenti con una lettura qualitatitiva di casi singoli. In secondo luogo, i diversi capitoli del testo permettono una lettura di tipo polifonico delle specificità del fenomeno alla luce di diverse e numerose discipline: psicologia dello sviluppo, psicologia sociale, psicologia clinica, pedagogia, sociologia, non escludendo una lettura giuridica dei casi trattati.

Prefazione

GENTA, MARIA LUISA;BRIGHI, ANTONELLA;GUARINI, ANNALISA
2009

Abstract

Il bullismo elettronico (cyberbullying) è un fenomeno descritto dalla ricerca internazionale soltanto a partire dai primi anni del XXI secolo. Nonostante la sua novità, i ricercatori hanno notato come il bullismo elettronico sia già diffuso e come esso sia in velocissima espansione, in funzione del crescere della disponibilità delle nuove tecnologie (cellulari, Internet). In Italia il fenomeno del bullismo elettronico non è stato ancora sufficientemente indagato e analizzato. Questo libro, che è stato finanziato dal Progetto europeo DAPHNE II, coordinato dall’Università di Bologna (Genta, Brighi e Guarini), è il primo contributo disponibile in Italia che descrive lo “stato dell’arte” della ricerca sul bullismo elettronico. Il testo, infatti, riassume gli studi descritti in ambiente accademico internazionale, spesso poco fruibili da un vasto pubblico, discute criticamente le implicazioni teoriche delle ricerche che risultano più stimolanti per le scienze sociali e presenta alcuni dati italiani. Il libro ha inoltre il merito di presentare il fenomeno del bullismo elettronico tenendo conto di diversi livelli di complessità. In primo luogo, propone una lettura delle caratteristiche del bullismo elettronico integrando i risultati quantitativi ottenuti su larghi campioni di preadolescenti e adolescenti con una lettura qualitatitiva di casi singoli. In secondo luogo, i diversi capitoli del testo permettono una lettura di tipo polifonico delle specificità del fenomeno alla luce di diverse e numerose discipline: psicologia dello sviluppo, psicologia sociale, psicologia clinica, pedagogia, sociologia, non escludendo una lettura giuridica dei casi trattati.
2009
Bullismo elettronico. Fattori di rischio legati alle nuove tecnologie.
7
9
Genta ML.; Brighi A.; Guarini A.
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