La ragione di fondo che ha sostenuto la realizzazione di questo volume è rintracciabile nella convinzione che i rapporti tra le forze e le forme sociali attraverso cui si promuove, organizza e governa la produzione del valore siano oggi cambiate e vadano quindi profondamente ripensate. Diremmo di più. Il quadro socio-economico che ha sostenuto lo sviluppo della società capitalistica durante, più o meno, tutto il ventesimo secolo appare oggi attraversato da una profonda crisi “strutturale”, che mina alla radice il funzionamento e la legittimazione di quegli istituti sociali che durante la società moderna e industriale avevano permesso la fondazione e quindi la (relativa) stabilizzazione di uno specifico “regime di crescita”. L’erosione, la messa in discussione dei processi di riproduzione e sostenibilità della società industriale hanno comportato di conseguenza, lo spiazzamento e la perdita di efficacia interpretativa delle tipiche e fondative categorie concettuali (culturali, economiche, sociali e giuridiche) del sapere moderno (economia politica in primis). Rendendo particolarmente urgente la domanda di elaborazione di nuovi paradigmi adatti alla comprensione della transizione in atto.
F. Chicchi, G. Roggero (2009). Introduzione. Le ambivalenze del lavoro nell'orizzonte del capitalismo cognitivo. SOCIOLOGIA DEL LAVORO, 7-27.
Introduzione. Le ambivalenze del lavoro nell'orizzonte del capitalismo cognitivo
CHICCHI, FEDERICO;ROGGERO, LUIGI
2009
Abstract
La ragione di fondo che ha sostenuto la realizzazione di questo volume è rintracciabile nella convinzione che i rapporti tra le forze e le forme sociali attraverso cui si promuove, organizza e governa la produzione del valore siano oggi cambiate e vadano quindi profondamente ripensate. Diremmo di più. Il quadro socio-economico che ha sostenuto lo sviluppo della società capitalistica durante, più o meno, tutto il ventesimo secolo appare oggi attraversato da una profonda crisi “strutturale”, che mina alla radice il funzionamento e la legittimazione di quegli istituti sociali che durante la società moderna e industriale avevano permesso la fondazione e quindi la (relativa) stabilizzazione di uno specifico “regime di crescita”. L’erosione, la messa in discussione dei processi di riproduzione e sostenibilità della società industriale hanno comportato di conseguenza, lo spiazzamento e la perdita di efficacia interpretativa delle tipiche e fondative categorie concettuali (culturali, economiche, sociali e giuridiche) del sapere moderno (economia politica in primis). Rendendo particolarmente urgente la domanda di elaborazione di nuovi paradigmi adatti alla comprensione della transizione in atto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.