Questo incontro ha fornito l’occasione per riflettere sulla vera essenza della nostra Carta costituzionale, sulle diverse anime della Costituente e sul compromesso costituzionale che non va considerato in senso negativo in quanto è riuscito a dare corpo alla coscienza civica e alla comune volontà delle forze politiche di porre in essere una organizzazione statale nettamente contrapposta a quella dello stato fascista, superando al contempo i limiti dello stato pre-fascista. Infatti, è proprio il compromesso costituzionale a garantire che la Costituzione sia ‘di tutti’, che sia la ‘nostra casa comune’ e per questo tutti noi dovremmo impegnarci maggiormente per conoscerla, rispettarla e sentirla effettivamente nostra. Il contributo si propone di indagare il cammino percorso dai diritti al fine di evidenziarne i traguardi raggiunti ma dimostrare anche che l’evoluzione è ancora in corso. L’indagine seguirà due direttrici, quella internazionale considerando quale fondamentale punto di partenza la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo approvata dalle Nazioni Unite nel 1948, e quella nazionale con l’entrata in vigore della Costituzione Repubblicana. Il 2008 è dunque un anno significativo in entrambi i casi perché sia la Dichiarazione ONU che la nostra Costituzione celebrano il loro sessantesimo anniversario, e viene spontaneo cercare di fare un bilancio.
L’età dei diritti a sessanta anni dalla Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite e dall’entrata in vigore della Costituzione Repubblicana Italiana: un cammino ancora in costruzione
RESCIGNO, FRANCESCA
2008
Abstract
Questo incontro ha fornito l’occasione per riflettere sulla vera essenza della nostra Carta costituzionale, sulle diverse anime della Costituente e sul compromesso costituzionale che non va considerato in senso negativo in quanto è riuscito a dare corpo alla coscienza civica e alla comune volontà delle forze politiche di porre in essere una organizzazione statale nettamente contrapposta a quella dello stato fascista, superando al contempo i limiti dello stato pre-fascista. Infatti, è proprio il compromesso costituzionale a garantire che la Costituzione sia ‘di tutti’, che sia la ‘nostra casa comune’ e per questo tutti noi dovremmo impegnarci maggiormente per conoscerla, rispettarla e sentirla effettivamente nostra. Il contributo si propone di indagare il cammino percorso dai diritti al fine di evidenziarne i traguardi raggiunti ma dimostrare anche che l’evoluzione è ancora in corso. L’indagine seguirà due direttrici, quella internazionale considerando quale fondamentale punto di partenza la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo approvata dalle Nazioni Unite nel 1948, e quella nazionale con l’entrata in vigore della Costituzione Repubblicana. Il 2008 è dunque un anno significativo in entrambi i casi perché sia la Dichiarazione ONU che la nostra Costituzione celebrano il loro sessantesimo anniversario, e viene spontaneo cercare di fare un bilancio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.