Scopo: Questo studio si propone di verificare l’esatta corrispondenza tra punti di repere cutanei ed ossei al fine di proporre una metodologia di reperizzazione manuale. Metodo: 30 soggetti sono stati selezionati casualmente tra un vasto gruppo di pazienti. Per ogni soggetto il chinesiologo individua manualmente il margine mediale della scapola ed evidenzia due punti ad esso corrispondenti. Il paziente viene posizionato dal tecnico radiologo per eseguire l’esame radiografico programmato per accertamenti clinici indipendenti da questo studio. Con apposito software (Autocad Light) è stato calcolato l’angolo formato dal margine mediale vero (MMv) e quello formato dal margine mediale reperizzato (MMr). Risultati: L’analisi statistica ha evidenziato una differenza non significativa (p>0,8) tra MMv ed MMr. Discussione: Il nostro studio propone una semplice metodologia della reperizzazione manuale. I dati ottenuti dimostrano che non esistono differenze significative fra i reperi cutanei e i reperi ossei. Conclusioni: la metodologia da noi proposta è risultata di facile applicabilità, assolutamente non invasiva e ripetibile. Parole chiave: scapola, punti di repere,

Reperizzazione manuale della scapola per la determinazione dell’orientamento: proposta metodologica

TENTONI, CLAUDIO;MAIETTA LATESSA, PASQUALINO;FOSCHI, ELIA;BELLI G.;LA ROSA, GIOVANNI;PORCELLINI, GIUSEPPE;CORAZZA, IVAN;PEGREFFI, FRANCESCO
2009

Abstract

Scopo: Questo studio si propone di verificare l’esatta corrispondenza tra punti di repere cutanei ed ossei al fine di proporre una metodologia di reperizzazione manuale. Metodo: 30 soggetti sono stati selezionati casualmente tra un vasto gruppo di pazienti. Per ogni soggetto il chinesiologo individua manualmente il margine mediale della scapola ed evidenzia due punti ad esso corrispondenti. Il paziente viene posizionato dal tecnico radiologo per eseguire l’esame radiografico programmato per accertamenti clinici indipendenti da questo studio. Con apposito software (Autocad Light) è stato calcolato l’angolo formato dal margine mediale vero (MMv) e quello formato dal margine mediale reperizzato (MMr). Risultati: L’analisi statistica ha evidenziato una differenza non significativa (p>0,8) tra MMv ed MMr. Discussione: Il nostro studio propone una semplice metodologia della reperizzazione manuale. I dati ottenuti dimostrano che non esistono differenze significative fra i reperi cutanei e i reperi ossei. Conclusioni: la metodologia da noi proposta è risultata di facile applicabilità, assolutamente non invasiva e ripetibile. Parole chiave: scapola, punti di repere,
2009
TENTONI C. ; MAIETTA LATESSA P. ; FOSCHI E. ; BELLI G. ; LA ROSA G. ; PORCELLINI G. ; CORAZZA I. ; PEGREFFI F.
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