È stato eseguito uno studio retrospettivo su 123 casi di linfoma nel cane e 48 nel gatto per verificare la applicabilità della classificazione REAL recentemente proposta dall’OMS per i linfomi animali. I casi sono stati anche classificati secondo gli schemi della classificazione di Kiel e della National Cancer Institute Working Formulation; l’esame microscopico è stato affiancato dalla valutazione immunoistochimica del fenotipo B o T (CD79, CD3). Si è registrata una prevalenza dei linfomi B nel cane (97/123; 79.9%) e dei linfomi T nel gatto (31/48; 64.6%). In particolare, nel cane gli istotipi più frequenti sono risultati, fra i linfomi B, quelli a grandi cellule (B-LCL: 56/97; 57.7%) ed i plasmocitici (PCT: 20/97; 20.6%); fra i linfomi a cellule T i linfoblastici (T-LBL: 8/26; 30.8%). Nel gatto, fra i linfomi a cellule T gli intestinali (ITCL: 16/31; 51.6%) ed i periferici (PTCL: 11/31; 35.5%); fra i linfomi B i B-LCL (8/17; 47.1%). Le principali difficoltà rilevate nell'applicazione della classificazione REAL sono state relative alla presenza, fra i B-LCL, oltre ai linfomi simil-centroblastici (DLBCL) ed immunoblastici (LCIBL), peraltro spesso presenti in forme miste, di 13 casi (12 cani e 1 gatto) con una non codificata differenziazione plasmocitoide, ed al riscontro di tumori plasmocitici con coespressione di CD79 e CD3 (2 cani). Inoltre si è rilevata una certa difficoltà nella differenziazione fra i linfomi linfoblastici B (3 cani) ed i Burkitt (1 cane). Nell’ambito dei linfomi T si segnala il riscontro di una notevole variabilità morfologica nell’ambito della classe unica dei linfomi T intestinali (5 cani e 16 gatti) e, nel cane, di 4 casi di linfomi a piccole cellule T mature ad insorgenza multicentrica e di un caso di linfoma timico T, non codificabili nella REAL.
VEZZALI E., PARODI A.L., BETTINI G., MARCATO P.S (2004). Classificazione istopatologica di 171 casi di linfoma nel cane e nel gatto secondo la classificazione REAL.
Classificazione istopatologica di 171 casi di linfoma nel cane e nel gatto secondo la classificazione REAL
VEZZALI, ENRICO;BETTINI, GIULIANO;MARCATO, PAOLO STEFANO
2004
Abstract
È stato eseguito uno studio retrospettivo su 123 casi di linfoma nel cane e 48 nel gatto per verificare la applicabilità della classificazione REAL recentemente proposta dall’OMS per i linfomi animali. I casi sono stati anche classificati secondo gli schemi della classificazione di Kiel e della National Cancer Institute Working Formulation; l’esame microscopico è stato affiancato dalla valutazione immunoistochimica del fenotipo B o T (CD79, CD3). Si è registrata una prevalenza dei linfomi B nel cane (97/123; 79.9%) e dei linfomi T nel gatto (31/48; 64.6%). In particolare, nel cane gli istotipi più frequenti sono risultati, fra i linfomi B, quelli a grandi cellule (B-LCL: 56/97; 57.7%) ed i plasmocitici (PCT: 20/97; 20.6%); fra i linfomi a cellule T i linfoblastici (T-LBL: 8/26; 30.8%). Nel gatto, fra i linfomi a cellule T gli intestinali (ITCL: 16/31; 51.6%) ed i periferici (PTCL: 11/31; 35.5%); fra i linfomi B i B-LCL (8/17; 47.1%). Le principali difficoltà rilevate nell'applicazione della classificazione REAL sono state relative alla presenza, fra i B-LCL, oltre ai linfomi simil-centroblastici (DLBCL) ed immunoblastici (LCIBL), peraltro spesso presenti in forme miste, di 13 casi (12 cani e 1 gatto) con una non codificata differenziazione plasmocitoide, ed al riscontro di tumori plasmocitici con coespressione di CD79 e CD3 (2 cani). Inoltre si è rilevata una certa difficoltà nella differenziazione fra i linfomi linfoblastici B (3 cani) ed i Burkitt (1 cane). Nell’ambito dei linfomi T si segnala il riscontro di una notevole variabilità morfologica nell’ambito della classe unica dei linfomi T intestinali (5 cani e 16 gatti) e, nel cane, di 4 casi di linfomi a piccole cellule T mature ad insorgenza multicentrica e di un caso di linfoma timico T, non codificabili nella REAL.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.