La riabilitazione degli edifici in calcestruzzo armato danneggiati severamente da un incendio di vaste proporzioni è un tema progettuale di notevole complessità per le sue implicazioni di tipo sperimentale, di calcolo e di tecnica esecutiva. In particolare, la valutazione del danno subito dal calcestruzzo richiede una profonda conoscenza delle tecniche non distruttive, delle analisi termiche e della meccanica del danneggiamento. Il calcolo della capacità residua delle sezioni danneggiate fornisce un quadro della situazione che deve essere avvalorato, pur nella grande variabilità statistica dei dati e con le inevitabili approssimazioni, con un livello di affidabilità sufficiente a garantire la possibilità di riparazione. Le tecniche di riparazione infine, sono molteplici e coprono un vasto spettro di situazioni e di incrementi di capacità portante, ma in generale hanno una notevole selettività rispetto al quadro di danno e ai fenomeni fisico –meccanici causati dall’incendio e quindi devono essere localizzate con cura. Nella nota, con riferimento ad alcuni eventi avvenuti in passato, si presenta un quadro riassuntivo delle tecniche di valutazione del danno e richiami agli effetti del fuoco sui vari tipi di edifici in calcestruzzo. Successivamente si focalizza l’attenzione sulle metodiche per la riabilitazione strutturale, illustrando per i vari gradi di danno che si manifestano in pratica, soluzioni graduate dalla sostituzione dell’ossatura strutturale fino alla semplice ricostruzione del copri ferro danneggiato. Per la tecnica di riparazione oggi assai diffusa che fa uso di materiali compositi fibrorinforzati, si forniscono indicazioni sulla possibilità di incollare esternamente sistemi di rinforzo su superfici danneggiate da incendio.
A. Benedetti (2009). Riabilitazione strutturale di edifici in c.a. danneggiati da incendio. L'EDILIZIA, 159, 60-72.
Riabilitazione strutturale di edifici in c.a. danneggiati da incendio
BENEDETTI, ANDREA
2009
Abstract
La riabilitazione degli edifici in calcestruzzo armato danneggiati severamente da un incendio di vaste proporzioni è un tema progettuale di notevole complessità per le sue implicazioni di tipo sperimentale, di calcolo e di tecnica esecutiva. In particolare, la valutazione del danno subito dal calcestruzzo richiede una profonda conoscenza delle tecniche non distruttive, delle analisi termiche e della meccanica del danneggiamento. Il calcolo della capacità residua delle sezioni danneggiate fornisce un quadro della situazione che deve essere avvalorato, pur nella grande variabilità statistica dei dati e con le inevitabili approssimazioni, con un livello di affidabilità sufficiente a garantire la possibilità di riparazione. Le tecniche di riparazione infine, sono molteplici e coprono un vasto spettro di situazioni e di incrementi di capacità portante, ma in generale hanno una notevole selettività rispetto al quadro di danno e ai fenomeni fisico –meccanici causati dall’incendio e quindi devono essere localizzate con cura. Nella nota, con riferimento ad alcuni eventi avvenuti in passato, si presenta un quadro riassuntivo delle tecniche di valutazione del danno e richiami agli effetti del fuoco sui vari tipi di edifici in calcestruzzo. Successivamente si focalizza l’attenzione sulle metodiche per la riabilitazione strutturale, illustrando per i vari gradi di danno che si manifestano in pratica, soluzioni graduate dalla sostituzione dell’ossatura strutturale fino alla semplice ricostruzione del copri ferro danneggiato. Per la tecnica di riparazione oggi assai diffusa che fa uso di materiali compositi fibrorinforzati, si forniscono indicazioni sulla possibilità di incollare esternamente sistemi di rinforzo su superfici danneggiate da incendio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.