In occasione del cinquantesimo anniversario dei tumultuosi eventi culminati nel Sessantotto la storiografia italiana — e non solo, evidentemente, ma è su questa che il saggio si sofferma — si è mostrata indubbiamente vivace anche se forse non proprio scoppiettante quanto a originalità. Sul piano editoriale questa vivacità si è manifestata nella pubblicazione di un considerevole numero di studi di cui non è possibile rendere conto in maniera esaustiva in questa sede data l’eterogeneità degli approcci, dei livelli analitici e delle interpretazioni proposte. Svilupperò pertanto alcune considerazioni in merito a una scelta ragionata di testi in modo da rendere conto di alcune delle direttrici più significative della ricerca in merito sia agli approcci metodologici sia alle interpretazioni e alle chiavi di lettura che ne emergono. In ordine alfabetico trattasi di: Michele Battini, Un sessantotto, Milano, 2018; Guido Crainz (a cura di), Il Sessantotto sequestrato. Cecoslovacchia, Polonia, Jugoslavia e dintorni, Roma, 2018; Marcello Flores, Giovanni Gozzini, 1968. Un anno spartiacque, Bologna, 2018; Monica Galfré, La scuola è il nostro Vietnam. Il ’68 e l’istruzione secondaria italiana, Roma, 2019; Paolo Pombeni, Che cosa resta del ’68, Bologna, 2018; Francesca Socrate, Sessantotto. Due generazioni, Roma-Bari, 2018.
M. Tolomelli (2020). Il Sessantotto ha cinquant'anni: note di storiografia. ITALIA CONTEMPORANEA, 293(2), 190-209 [10.3280/IC2020-293008].
Il Sessantotto ha cinquant'anni: note di storiografia
M. Tolomelli
2020
Abstract
In occasione del cinquantesimo anniversario dei tumultuosi eventi culminati nel Sessantotto la storiografia italiana — e non solo, evidentemente, ma è su questa che il saggio si sofferma — si è mostrata indubbiamente vivace anche se forse non proprio scoppiettante quanto a originalità. Sul piano editoriale questa vivacità si è manifestata nella pubblicazione di un considerevole numero di studi di cui non è possibile rendere conto in maniera esaustiva in questa sede data l’eterogeneità degli approcci, dei livelli analitici e delle interpretazioni proposte. Svilupperò pertanto alcune considerazioni in merito a una scelta ragionata di testi in modo da rendere conto di alcune delle direttrici più significative della ricerca in merito sia agli approcci metodologici sia alle interpretazioni e alle chiavi di lettura che ne emergono. In ordine alfabetico trattasi di: Michele Battini, Un sessantotto, Milano, 2018; Guido Crainz (a cura di), Il Sessantotto sequestrato. Cecoslovacchia, Polonia, Jugoslavia e dintorni, Roma, 2018; Marcello Flores, Giovanni Gozzini, 1968. Un anno spartiacque, Bologna, 2018; Monica Galfré, La scuola è il nostro Vietnam. Il ’68 e l’istruzione secondaria italiana, Roma, 2019; Paolo Pombeni, Che cosa resta del ’68, Bologna, 2018; Francesca Socrate, Sessantotto. Due generazioni, Roma-Bari, 2018.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.