Costruzione dei campi e disegno del territorio

La riflessione prende avvio dai fondamentali contributi di Martin Heidegger e Carlo Cattaneo, che mostrano l’affinità tra architettura e agricoltura; a partire di qui, dal fatto che entrambe "creano" una seconda natura che opera a fini civili, si dispiega la peculiare capacità dell'architettura di trasformare i luoghi che abbiamo avuto in sorte e che abitiamo, volgendo i vincoli a nostro vantaggio attraverso quella ingegnosità umana che consente di realizzare quelle straordinarie opere che ne costituiscono i culmini più alti e che ammiriamo. A questa capacità di immaginazione - che si applica alle cose note - è necessariamente associato il concetto di preservazione, poiché la buona costruzione si dà quando si trasforma - costruendo e coltivando - ma si lascia il luogo naturale tornare al suo essere proprio. Di fronte al generale degrado cui assistiamo ormai globalmente, lo studio delle architetture e dei fatti urbani esemplari permette di indicare un procedimento metodico razionale che rende intelligibile la logica seguita nell'ideazione, cosicché il progetto attuale possa a sua volta delinearne una ulteriore e inedita, razionalmente fondata sulla storia dei luoghi.