Il Decreto “Rilancio” interviene nuovamente sui termini per l’esercizio dell’attività di accertamento da parte degli Uffici fiscali, prevaricando la volontà sovrana del Parlamento che, sul punto, aveva già determinato la correzione del precedente Decreto “Cura Italia”. Il risultato sostanziale è che gli atti impositivi relativi ai periodi di imposta in scadenza nel 2020 beneficiano di una proroga di un anno, a nulla rilevando, per il contribuente, che debbano essere “emessi” nel termine ordinario. La misura adottata con l’art. 157 è irragionevole per molti motivi e solleva altrettanti dubbi di costituzionalità.
TUNDO, F. (2020). "Rilancio” sui termini per gli accertamenti fiscali: un'iniziativa irragionevole e incostituzionale. IL FISCO, 24, 2307-2312.
"Rilancio” sui termini per gli accertamenti fiscali: un'iniziativa irragionevole e incostituzionale
TUNDO, FRANCESCO
2020
Abstract
Il Decreto “Rilancio” interviene nuovamente sui termini per l’esercizio dell’attività di accertamento da parte degli Uffici fiscali, prevaricando la volontà sovrana del Parlamento che, sul punto, aveva già determinato la correzione del precedente Decreto “Cura Italia”. Il risultato sostanziale è che gli atti impositivi relativi ai periodi di imposta in scadenza nel 2020 beneficiano di una proroga di un anno, a nulla rilevando, per il contribuente, che debbano essere “emessi” nel termine ordinario. La misura adottata con l’art. 157 è irragionevole per molti motivi e solleva altrettanti dubbi di costituzionalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.