Nel 1966 Franco Fortini pubblica il saggio Due Avanguardie. Lo scritto, confluito nella seconda edizione di Verifica dei poteri, tenta una periodizzazione storico-estetica delle avanguardie storiche contrapponendole alla Neoavanguardia che prendeva piede in Italia attraverso il Gruppo ’63. L’anno seguente Tito Perlini, replica con un saggio su «Nuova Corrente»: Avanguardia e Mediazione (a proposito di un saggio di Franco Fortini). Il filosofo accusa il poeta di avere una visione estetica viziata e di cercare nella letteratura l’immagine di una possibile ricomposizione umanistico etica, una promessa di felicità svelata nella sua fallacia dall’evoluzione della società. Fortini replica ancora, nel 1968, sulla stessa «Nuova Corrente» con il saggio Avanguardia e mediazione (risposta a Tito Perlini) capovolgendo le affermazioni e affermando la sua vocazione ad un socialismo umanistico e a un classicismo dialettico in letteratura. Con una lettura dei testi cercherò di dimostrare come in quella che sembrerebbe una banale schermaglia tra intellettuali si celi il grande confronto teorico tra Adorno e Lukács sul problema della sovversività dell’opera d’arte e come sia Perlini che Fortini se ne servano per leggere quello che alla fine degli anni Sessanta sta accadendo in Italia nelle lotte sociali.

Avanguardia o mediazione. Estetica, politica e storia letteraria in una polemica tra Fortini e Perlini

Luca Mozzachiodi
2020

Abstract

Nel 1966 Franco Fortini pubblica il saggio Due Avanguardie. Lo scritto, confluito nella seconda edizione di Verifica dei poteri, tenta una periodizzazione storico-estetica delle avanguardie storiche contrapponendole alla Neoavanguardia che prendeva piede in Italia attraverso il Gruppo ’63. L’anno seguente Tito Perlini, replica con un saggio su «Nuova Corrente»: Avanguardia e Mediazione (a proposito di un saggio di Franco Fortini). Il filosofo accusa il poeta di avere una visione estetica viziata e di cercare nella letteratura l’immagine di una possibile ricomposizione umanistico etica, una promessa di felicità svelata nella sua fallacia dall’evoluzione della società. Fortini replica ancora, nel 1968, sulla stessa «Nuova Corrente» con il saggio Avanguardia e mediazione (risposta a Tito Perlini) capovolgendo le affermazioni e affermando la sua vocazione ad un socialismo umanistico e a un classicismo dialettico in letteratura. Con una lettura dei testi cercherò di dimostrare come in quella che sembrerebbe una banale schermaglia tra intellettuali si celi il grande confronto teorico tra Adorno e Lukács sul problema della sovversività dell’opera d’arte e come sia Perlini che Fortini se ne servano per leggere quello che alla fine degli anni Sessanta sta accadendo in Italia nelle lotte sociali.
2020
Sottosopra. Indagine sui processi di sovversione
81
94
Luca Mozzachiodi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/805761
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