Esattamente 10 anni fa, il 12 settembre 1999, l’autorevole quotidiano Corriere della Sera pubblicava in anteprima i risultati di uno studio intrapreso diversi anni prima da alcuni ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica (ING), che di lì a poco sarebbe confluito nel nuovo Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Con comprensibile quanto motivata titubanza e con il valido supporto della penna di Franco Foresta Martin, autore dell’articolo, i ricercatori dell’ING rendevano noto al grande pubblico un elenco di zone del territorio nazionale, accuratamente selezionate tra le tante zone sismiche italiane, in cui si riteneva più probabile il verificarsi di un terremoto potenzialmente distruttivo.
Boschi E., Amato A., Chiarabba C., Meletti C., Pantosti D., Selvaggi G., et al. (2009). Prima del terremoto del 6 aprile 2009: conoscenze ed ipotesi sismologiche. PROGETTAZIONE SISMICA, 3/2009, 15-22.
Prima del terremoto del 6 aprile 2009: conoscenze ed ipotesi sismologiche.
BOSCHI, ENZO;
2009
Abstract
Esattamente 10 anni fa, il 12 settembre 1999, l’autorevole quotidiano Corriere della Sera pubblicava in anteprima i risultati di uno studio intrapreso diversi anni prima da alcuni ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica (ING), che di lì a poco sarebbe confluito nel nuovo Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Con comprensibile quanto motivata titubanza e con il valido supporto della penna di Franco Foresta Martin, autore dell’articolo, i ricercatori dell’ING rendevano noto al grande pubblico un elenco di zone del territorio nazionale, accuratamente selezionate tra le tante zone sismiche italiane, in cui si riteneva più probabile il verificarsi di un terremoto potenzialmente distruttivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.