Danno da cellulare e doveri di informazione tra precauzione e autoresponsabilità

Il progressivo consolidarsi dell’indirizzo interpretativo che ricollega all’insorgere di una malattia professionale derivante dall’uso del telefono cellulare la condanna dell’INAIL a corrispondere una rendita previdenziale induce ad interrogarsi sui possibili scenari che si delineerebbero qualora il problema del danno cagionato da telefono cellulare fosse osservato nella prospettiva della responsabilità del produttore, i cui confini da una parte sembrano ampliarsi in considerazione della crescente rilevanza assunta dal principio di precauzione, ma, dall’altra, appaiono rigorosamente delimitati sia dall’orientamento che esclude la responsabilità per i danni cagionati da un prodotto conforme agli standard legislativi, sia da quello che attribuisce rilievo all’autoresponsabilità del danneggiato che, adeguatamente informato, abbia consapevolmente deciso di esporsi ai rischi derivanti dall’utilizzo del prodotto.