Obiettivi: l’obiettivo di questo dossier è descrivere, sulla base dei più recenti dati della letteratura, la gestione dei tessuti molli peri-implantari al fine di orientare il clinico nella decisone della tecnica chirurgica da adottare. L'altezza del tessuto molle sopracrestale perimplantare (TSP) è la dimensione verticale del tessuto molle che circonda un impianto dentale dal margine della mucosa all'osso crestale. Il termine tessuto cheratinizzato (TC) definisce la caratteristica esterna della porzione di tessuto molle misurato come distanza verticale dal margine mucoso alla linea mucogengivale. Lo spessore dei tessuti molli peri-implantari non è correlato all'altezza del tessuto cheratinizzato ed è misurato come la dimensione orizzontale dei tessuti molli compresi tra la superficie esterna della mucosa alla superficie dura metallica della componete implanto-protesica. Lo spessore dei tessuti molli è invece strettamente correlato al concetto di fenotipo tissutale in quanto esso dipende primariamente dallo spessore di tessuto connettivo compreso tra l’epitelio orale esterno e l’epitelio sulculare Materiali e metodi: le tecniche chirurgiche per la gestione dei tessuti molli peri implantari sono state suddivise in tecniche per l’incremento dello spessore e in tecniche per l’incremento del tessuto cheratinizzato. Risultati: attraverso una serie di casi clinici sono stati descritti step by step i vari approcci terapeutici. Nei settori posteriori è indicato l’innesto gengivale libero per incrementare il tessuto cheratinizzato e quindi migliorare il controllo di placca domiciliare. Nei settori anteriori durante il posizionamento dell’impianto, l’uso aggiuntivo dell’innesto connettivale migliora il risultato estetico della riabilitazione implanto-protesica. Nel trattamento delle complicanze estetiche, la procedura combinata protesico-chirurgica ha mostrato ottimi risultati in termini di copertura completa della deiscenza dei tessuti molli peri-implantari. Conclusioni: la gestione dei tessuti molli peri-implantari svolge un ruolo primario sia in termini di funzione che di estetica nella riabilitazione implanto-protesica Significato Clinico: un’ottimale riabilitazione implanto-protesica deve essere eseguita attraverso un’attenta valutazione delle condizioni cliniche dei tessuti duri e dei tessuti molli. L'inserimento implantare in quantità di osso adeguato in altezza e spessore rappresenta il presupposto per l’osteointegrazione e la stabilità funzionale nel tempo. La gestione dei tessuti molli peri-implantari garantisce il mantenimento di un buon controllo igienico domiciliare e permette di garantire un soddisfacente risultato estetico.
Zucchelli, G., Stefanini, M. (2020). La gestione dei tessuti molli peri-implantari. DENTAL CADMOS, 88(09), 1-20 [10.19256/d.cadmos.09.2020.10].
La gestione dei tessuti molli peri-implantari
Zucchelli, GiovanniCo-primo
;Stefanini, MartinaCo-primo
2020
Abstract
Obiettivi: l’obiettivo di questo dossier è descrivere, sulla base dei più recenti dati della letteratura, la gestione dei tessuti molli peri-implantari al fine di orientare il clinico nella decisone della tecnica chirurgica da adottare. L'altezza del tessuto molle sopracrestale perimplantare (TSP) è la dimensione verticale del tessuto molle che circonda un impianto dentale dal margine della mucosa all'osso crestale. Il termine tessuto cheratinizzato (TC) definisce la caratteristica esterna della porzione di tessuto molle misurato come distanza verticale dal margine mucoso alla linea mucogengivale. Lo spessore dei tessuti molli peri-implantari non è correlato all'altezza del tessuto cheratinizzato ed è misurato come la dimensione orizzontale dei tessuti molli compresi tra la superficie esterna della mucosa alla superficie dura metallica della componete implanto-protesica. Lo spessore dei tessuti molli è invece strettamente correlato al concetto di fenotipo tissutale in quanto esso dipende primariamente dallo spessore di tessuto connettivo compreso tra l’epitelio orale esterno e l’epitelio sulculare Materiali e metodi: le tecniche chirurgiche per la gestione dei tessuti molli peri implantari sono state suddivise in tecniche per l’incremento dello spessore e in tecniche per l’incremento del tessuto cheratinizzato. Risultati: attraverso una serie di casi clinici sono stati descritti step by step i vari approcci terapeutici. Nei settori posteriori è indicato l’innesto gengivale libero per incrementare il tessuto cheratinizzato e quindi migliorare il controllo di placca domiciliare. Nei settori anteriori durante il posizionamento dell’impianto, l’uso aggiuntivo dell’innesto connettivale migliora il risultato estetico della riabilitazione implanto-protesica. Nel trattamento delle complicanze estetiche, la procedura combinata protesico-chirurgica ha mostrato ottimi risultati in termini di copertura completa della deiscenza dei tessuti molli peri-implantari. Conclusioni: la gestione dei tessuti molli peri-implantari svolge un ruolo primario sia in termini di funzione che di estetica nella riabilitazione implanto-protesica Significato Clinico: un’ottimale riabilitazione implanto-protesica deve essere eseguita attraverso un’attenta valutazione delle condizioni cliniche dei tessuti duri e dei tessuti molli. L'inserimento implantare in quantità di osso adeguato in altezza e spessore rappresenta il presupposto per l’osteointegrazione e la stabilità funzionale nel tempo. La gestione dei tessuti molli peri-implantari garantisce il mantenimento di un buon controllo igienico domiciliare e permette di garantire un soddisfacente risultato estetico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.