Gli autori degli articoli qui raccolti si soffermano sulla vecchiaia, sul processo di invecchiamento, la situazione dell’anziano e le politiche legate alla sempre più folta popolazione dei vecchi nelle società occidentali (e in particolare in quella italiana, che secondo dati recenti, per longevità e aspettativa di vita ha superato perfino il Giappone). Citano Edward W. Said, Sullo stile tardo, Milano: Il Saggiatore, 2009; Jean Améry, Rivolta e rassegnazione. Sull’invecchiare, Torino: Bollati Boringhieri, 2014; Cicerone, De Senectute, Milano: Mondadori, 2017; e altri. Si domandano come si viva e come si scriva della vecchiaia, che pare comunque declinata al plurale. Ci sono varie vecchiaie: non si può paragonare la vecchiaia sana con una oberata da una malattia grave o cronica, la stagione tarda si vive diversamente se si è circondati da famiglia e/o amici rispetto a quando si è soli, e ancora i condizionamenti economici – le privazioni o viceversa gli agi – influiscono in maniera notevole sulla qualità della vita da vecchi. Ma anche a prescindere da tali condizionamenti, vi sono, perfino tra i celebri artisti, come attestava Gottfried Benn (1951), coloro i quali da vecchi sembrano aver trovato la serenità, a quelli che invece sono sprofondati in uno stato di angoscia e incertezza.
La vecchiaia (ri)scoperta? Letteratura, film e fumetto rispondono / Nadzieja Bąkowska, Hanna Serkowska, -. - In: RIVISTA DI STUDI ITALIANI. - ISSN 1916-5412. - ELETTRONICO. - XXXVII:3(2019), pp. 1-166.
La vecchiaia (ri)scoperta? Letteratura, film e fumetto rispondono
Nadzieja Bąkowska;
2019
Abstract
Gli autori degli articoli qui raccolti si soffermano sulla vecchiaia, sul processo di invecchiamento, la situazione dell’anziano e le politiche legate alla sempre più folta popolazione dei vecchi nelle società occidentali (e in particolare in quella italiana, che secondo dati recenti, per longevità e aspettativa di vita ha superato perfino il Giappone). Citano Edward W. Said, Sullo stile tardo, Milano: Il Saggiatore, 2009; Jean Améry, Rivolta e rassegnazione. Sull’invecchiare, Torino: Bollati Boringhieri, 2014; Cicerone, De Senectute, Milano: Mondadori, 2017; e altri. Si domandano come si viva e come si scriva della vecchiaia, che pare comunque declinata al plurale. Ci sono varie vecchiaie: non si può paragonare la vecchiaia sana con una oberata da una malattia grave o cronica, la stagione tarda si vive diversamente se si è circondati da famiglia e/o amici rispetto a quando si è soli, e ancora i condizionamenti economici – le privazioni o viceversa gli agi – influiscono in maniera notevole sulla qualità della vita da vecchi. Ma anche a prescindere da tali condizionamenti, vi sono, perfino tra i celebri artisti, come attestava Gottfried Benn (1951), coloro i quali da vecchi sembrano aver trovato la serenità, a quelli che invece sono sprofondati in uno stato di angoscia e incertezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.