A conclusione del percorso di ricerca all’interno del progetto PRIN “Turismo, sviluppo e comunità nel continente africano”, si intende qui tirare qui le somme dello studio condotto su una piccola isola africana che del turismo oggi ha grande necessità senza che però esso riesca a sanare i problemi socio-economici che vi persistono da decenni. Il turismo che Ilha de Moçambique offre è quello della cultura del suo popolo e del mare cui esso è intrinsecamente legato; lei isola dell’Oceano Indiano non è un paradiso lussureggiante dalle spiagge abbacinanti, ma un’isola edificata da un passato coloniale oppressivo e ancora presente. Dichiarata sito patrimonio dell’umanità dell’Unesco nel 1991, ha conosciuto da allora un aumento dei flussi turistici, una crescita delle strutture d’accoglienza e del numero di isolani ad esso dediti. Tuttavia il turismo non è sufficiente a farne un’isola prosperosa e la sua popolazione - sovrappopolazione sarebbe meglio dire - vive una quotidianità di povertà e sussistenza. Il mare continua ad essere il rifugio dei suoi abitanti e il turismo è solo per pochi un complemento a tale sussistenza. L’amministrazione locale deve affrontare numerose problematiche socioeconomiche e non riesce ad investire prontamente in questo settore, che potrebbe invece svolgere un ruolo chiave nel migliorare le condizioni di vita della popolazione locale. Vedremo quali sono e da cosa derivano queste problematiche, come la società attuale ha cercato di risolverle, come esse frenino lo sviluppo turistico e quali impatti esso produce sulla popolazione locale.
E. Magnani (2009). Quando il turismo non è sufficiente per lo sviluppo locale. Il turismo a Ilha de Moçambique tra impatti socio-economici e derive culturali. ROMA : CISU.
Quando il turismo non è sufficiente per lo sviluppo locale. Il turismo a Ilha de Moçambique tra impatti socio-economici e derive culturali
MAGNANI, ELISA
2009
Abstract
A conclusione del percorso di ricerca all’interno del progetto PRIN “Turismo, sviluppo e comunità nel continente africano”, si intende qui tirare qui le somme dello studio condotto su una piccola isola africana che del turismo oggi ha grande necessità senza che però esso riesca a sanare i problemi socio-economici che vi persistono da decenni. Il turismo che Ilha de Moçambique offre è quello della cultura del suo popolo e del mare cui esso è intrinsecamente legato; lei isola dell’Oceano Indiano non è un paradiso lussureggiante dalle spiagge abbacinanti, ma un’isola edificata da un passato coloniale oppressivo e ancora presente. Dichiarata sito patrimonio dell’umanità dell’Unesco nel 1991, ha conosciuto da allora un aumento dei flussi turistici, una crescita delle strutture d’accoglienza e del numero di isolani ad esso dediti. Tuttavia il turismo non è sufficiente a farne un’isola prosperosa e la sua popolazione - sovrappopolazione sarebbe meglio dire - vive una quotidianità di povertà e sussistenza. Il mare continua ad essere il rifugio dei suoi abitanti e il turismo è solo per pochi un complemento a tale sussistenza. L’amministrazione locale deve affrontare numerose problematiche socioeconomiche e non riesce ad investire prontamente in questo settore, che potrebbe invece svolgere un ruolo chiave nel migliorare le condizioni di vita della popolazione locale. Vedremo quali sono e da cosa derivano queste problematiche, come la società attuale ha cercato di risolverle, come esse frenino lo sviluppo turistico e quali impatti esso produce sulla popolazione locale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.