Una donna di trentasei anni si presenta in un'agenzia interinale di una città giapponese con una richiesta insolita. Dopo un esaurimento nervoso dovuto a un eccesso di lavoro, è alla ricerca di un impiego semplice con delle caratteristiche ben precise, tra cui quella di non prevedere mansioni quali leggere, scrivere e, idealmente, neppure ragionare troppo. Dopo aver ricevuto l'incarico di sorvegliare uno scrittore sospettato di essere stato coinvolto in un'attività di contrabbando, la donna decide di accettare lavori sempre più stravaganti: scrive annunci pubblicitari destinati a circolare sugli autobus, inventa consigli che impreziosiscono la confezione di una marca di cracker di riso, affigge manifesti per le vie di un quartiere di soli vecchi, sorveglia un gigantesco parco naturale... Soprattutto, cerca di non lasciarsi troppo coinvolgere da quello che sta facendo e di non investirci troppa energia mentale: il rischio di un burn-out è sempre dietro l'angolo. Ma nel suo saltare da un posto all'altro, nel suo acquisire regolarmente più responsabilità di quelle desiderate, le diventa sempre più chiaro che non solo il posto perfetto non esiste, ma che quello che sta veramente cercando non è un lavoro facile, ma qualcosa di molto più profondo.
Francesco Vitucci (2021). Un lavoro perfetto. Venezia : Marsilio Editori.
Un lavoro perfetto
Francesco Vitucci
2021
Abstract
Una donna di trentasei anni si presenta in un'agenzia interinale di una città giapponese con una richiesta insolita. Dopo un esaurimento nervoso dovuto a un eccesso di lavoro, è alla ricerca di un impiego semplice con delle caratteristiche ben precise, tra cui quella di non prevedere mansioni quali leggere, scrivere e, idealmente, neppure ragionare troppo. Dopo aver ricevuto l'incarico di sorvegliare uno scrittore sospettato di essere stato coinvolto in un'attività di contrabbando, la donna decide di accettare lavori sempre più stravaganti: scrive annunci pubblicitari destinati a circolare sugli autobus, inventa consigli che impreziosiscono la confezione di una marca di cracker di riso, affigge manifesti per le vie di un quartiere di soli vecchi, sorveglia un gigantesco parco naturale... Soprattutto, cerca di non lasciarsi troppo coinvolgere da quello che sta facendo e di non investirci troppa energia mentale: il rischio di un burn-out è sempre dietro l'angolo. Ma nel suo saltare da un posto all'altro, nel suo acquisire regolarmente più responsabilità di quelle desiderate, le diventa sempre più chiaro che non solo il posto perfetto non esiste, ma che quello che sta veramente cercando non è un lavoro facile, ma qualcosa di molto più profondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.