Il presente articolo si pone l’obiettivo di disegnare una topologia dell’agire creativo concentrandosi sugli aspetti situati della creatività, sul modo in cui essa si articola in pratica, sul senso dell’essere creativi all’interno di un settore definito appunto "economia creativa". L’idea di partenza è che il processo creativo occupi una posizione autonoma rispetto ai processi di invenzione e innovazione e che la creatività consista nella creazione di conoscenza e di nuove configurazioni sociali a partire dalla ricombinazione, dall’assemblaggio e dall’attualizzazione di reti, racconti e tecnologie in situazioni specifiche. Lo studio prende in esame l’agire creativo imprenditoriale di Being Here Now (BHN), digital start-up attiva nel design di applicazioni smartphone. L’attenzione è rivolta in particolare ai processi inter-organizzativi e al rapporto tra creatività e le forme di spazializzazione e tempo¬ralizzazione, di identificazione e differenziazione, di iscrizione e prescrizione at¬traverso cui opera. L’articolo pone l’accento sull’esistenza autonoma, sulla rilevanza e sugli aspetti relazionali del processo creativo, sganciandolo dalla cornice psi¬cologica individuale ed enfatizzandone gli aspetti legati alla spazialità. Lo studio si inserisce nel programma di ricerca della "sociologia delle associazioni" combinato con gli approcci narrativi allo studio delle organizzazioni. In questo senso, la riflessione vuole contribuire da un punto di vista organizzativo al dibattito su come le transazioni di conoscenza incontrano i meccanismi di governance nelle organizzazioni, osservando empiricamente quali siano le convenzioni, le abitudini, i dati per scontato a cui rinvia il discorso della creatività nella pratica imprenditoriale.
Coletta C (2016). La creatività dell’impresa creativa: reti, racconti e tecnologie nello sviluppo di un’applicazione smartphone. STUDI ORGANIZZATIVI, 1, 37-57 [10.3280/SO2016-001002].
La creatività dell’impresa creativa: reti, racconti e tecnologie nello sviluppo di un’applicazione smartphone
Coletta C
2016
Abstract
Il presente articolo si pone l’obiettivo di disegnare una topologia dell’agire creativo concentrandosi sugli aspetti situati della creatività, sul modo in cui essa si articola in pratica, sul senso dell’essere creativi all’interno di un settore definito appunto "economia creativa". L’idea di partenza è che il processo creativo occupi una posizione autonoma rispetto ai processi di invenzione e innovazione e che la creatività consista nella creazione di conoscenza e di nuove configurazioni sociali a partire dalla ricombinazione, dall’assemblaggio e dall’attualizzazione di reti, racconti e tecnologie in situazioni specifiche. Lo studio prende in esame l’agire creativo imprenditoriale di Being Here Now (BHN), digital start-up attiva nel design di applicazioni smartphone. L’attenzione è rivolta in particolare ai processi inter-organizzativi e al rapporto tra creatività e le forme di spazializzazione e tempo¬ralizzazione, di identificazione e differenziazione, di iscrizione e prescrizione at¬traverso cui opera. L’articolo pone l’accento sull’esistenza autonoma, sulla rilevanza e sugli aspetti relazionali del processo creativo, sganciandolo dalla cornice psi¬cologica individuale ed enfatizzandone gli aspetti legati alla spazialità. Lo studio si inserisce nel programma di ricerca della "sociologia delle associazioni" combinato con gli approcci narrativi allo studio delle organizzazioni. In questo senso, la riflessione vuole contribuire da un punto di vista organizzativo al dibattito su come le transazioni di conoscenza incontrano i meccanismi di governance nelle organizzazioni, osservando empiricamente quali siano le convenzioni, le abitudini, i dati per scontato a cui rinvia il discorso della creatività nella pratica imprenditoriale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.