Un paziente sottoposto a intervento chirurgico può andare incontro a numerose complicanze. Tra queste vi è il rischio, se non adeguatamente riscaldato durante l’intervento, di soffrire delle conseguenze dovute alla prolungata e trascurata ipotermia intraoperatoria.Gli effetti avversi causati dall’ipotermia sono numerosi e ben documentati in letteratura e possono avere ripercussioni sia durante l’intervento (aumentate perdite e necessità di trasfusioni)che nel periodo post operatorio (maggior suscettibilità alle infezioni e maggior tempo di permanenza in terapia intensiva). Diviene quindi importante che il professionista non sottovaluti questo aspetto nell’assistere intraoperatoriamente il paziente. Questo lavoro ha voluto indagare quale sia il miglior dispositivo di riscaldamento per prevenire l’ipotermia tra quelli più comunemente usati in sala come la coperta termica ad aria forzata (forced air warming), il materassino e la coperta elettrica, il materasso ad acqua circolante, il riscaldamento tramite sorgente esterna. In base alla nostra ricerca possiamo concludere che la coperta termica ad aria forzata è sicuramente il dispositivo più diffuso e risulta più efficace o ugualmente efficace agli altri riscaldatori nel prevenire l’ipotermia intraoperatoria, soprattutto se associato ad altre metodiche di riscaldamento del paziente come per esempio l’infusione di liquidi riscaldati.
C. Ridolfi, E. Gesualdi, F. Negrello, L. El Mouttaqi, Z.E. Wissan, P. Chiari (2009). L’uso della termocoperta nel controllo dell’ipotermia in sala operatoria. SCENARIO, 2, 12-16.
L’uso della termocoperta nel controllo dell’ipotermia in sala operatoria
CHIARI, PAOLO
2009
Abstract
Un paziente sottoposto a intervento chirurgico può andare incontro a numerose complicanze. Tra queste vi è il rischio, se non adeguatamente riscaldato durante l’intervento, di soffrire delle conseguenze dovute alla prolungata e trascurata ipotermia intraoperatoria.Gli effetti avversi causati dall’ipotermia sono numerosi e ben documentati in letteratura e possono avere ripercussioni sia durante l’intervento (aumentate perdite e necessità di trasfusioni)che nel periodo post operatorio (maggior suscettibilità alle infezioni e maggior tempo di permanenza in terapia intensiva). Diviene quindi importante che il professionista non sottovaluti questo aspetto nell’assistere intraoperatoriamente il paziente. Questo lavoro ha voluto indagare quale sia il miglior dispositivo di riscaldamento per prevenire l’ipotermia tra quelli più comunemente usati in sala come la coperta termica ad aria forzata (forced air warming), il materassino e la coperta elettrica, il materasso ad acqua circolante, il riscaldamento tramite sorgente esterna. In base alla nostra ricerca possiamo concludere che la coperta termica ad aria forzata è sicuramente il dispositivo più diffuso e risulta più efficace o ugualmente efficace agli altri riscaldatori nel prevenire l’ipotermia intraoperatoria, soprattutto se associato ad altre metodiche di riscaldamento del paziente come per esempio l’infusione di liquidi riscaldati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.