In cinquant’anni, Writing, Street art e molte espressioni artistiche affini – veniva palesato già nella seconda di copertina – hanno profondamente cambiato il nostro modo di relazionarci allo spazio urbano, grazie anche alla disponibilità di nuovi materiali industriali, come le bombolette aerosol e i pennarelli negli anni Settanta e Ottanta, e di nuove tecnologie digitali, come il web e i computer a basso costo a partire dagli anni Novanta. Fin dagli anni Settanta, questi fenomeni hanno attira to l’attenzione del grande pubblico e del mondo accademico. Tuttavia, l’interesse per gli aspetti sociologici, giuridici ed economici è spesso prevalso, limitando l’analisi della natura artistica di queste espressioni. Così, mentre il distacco fra cultura alta e cultura di massa tendeva ad annullarsi, la centralità di uno dei principali campi di studio, che permetteva l’analisi dei risultati di questo fenomeno nel settore delle arti visive, è stata sottovalutata. Prova ne è la rarità di fondi pubblici in Italia come all’estero che possiedono materiali che documentano queste culture urbane. Street art Banksy & co. L’arte allo Stato Urbano è la prima grande retrospettiva dedicata in Italia a questo tema. Un modo originale e unico di scoprire la storia dell’arte nella New York degli anni Settanta e Ottanta, capire che le città vivono e comunicano attraverso un sovrapporsi non regolato di parole e apprezzare una selezione di opere che offrono un ampio campionario della Street art degli anni Duemila. Ma la mostra e il catalogo sono anche un invito alla riflessione sulla memoria di queste esperienze urbane. Quali tracce di queste culture stiamo trasmettendo al futuro? Quali modalità e quali approcci sono da prediligere per salvaguardare questo fenomeno? Che ruolo avrà il museo in questa prospettiva?

Luca Ciancabilla, Sean Corcoran, Christian Omodeo (2016). Street art. Banksy & Co. L’arte allo stato urbano. BOLOGNA : BUP.

Street art. Banksy & Co. L’arte allo stato urbano

Luca Ciancabilla;
2016

Abstract

In cinquant’anni, Writing, Street art e molte espressioni artistiche affini – veniva palesato già nella seconda di copertina – hanno profondamente cambiato il nostro modo di relazionarci allo spazio urbano, grazie anche alla disponibilità di nuovi materiali industriali, come le bombolette aerosol e i pennarelli negli anni Settanta e Ottanta, e di nuove tecnologie digitali, come il web e i computer a basso costo a partire dagli anni Novanta. Fin dagli anni Settanta, questi fenomeni hanno attira to l’attenzione del grande pubblico e del mondo accademico. Tuttavia, l’interesse per gli aspetti sociologici, giuridici ed economici è spesso prevalso, limitando l’analisi della natura artistica di queste espressioni. Così, mentre il distacco fra cultura alta e cultura di massa tendeva ad annullarsi, la centralità di uno dei principali campi di studio, che permetteva l’analisi dei risultati di questo fenomeno nel settore delle arti visive, è stata sottovalutata. Prova ne è la rarità di fondi pubblici in Italia come all’estero che possiedono materiali che documentano queste culture urbane. Street art Banksy & co. L’arte allo Stato Urbano è la prima grande retrospettiva dedicata in Italia a questo tema. Un modo originale e unico di scoprire la storia dell’arte nella New York degli anni Settanta e Ottanta, capire che le città vivono e comunicano attraverso un sovrapporsi non regolato di parole e apprezzare una selezione di opere che offrono un ampio campionario della Street art degli anni Duemila. Ma la mostra e il catalogo sono anche un invito alla riflessione sulla memoria di queste esperienze urbane. Quali tracce di queste culture stiamo trasmettendo al futuro? Quali modalità e quali approcci sono da prediligere per salvaguardare questo fenomeno? Che ruolo avrà il museo in questa prospettiva?
2016
152
9788869231315
Luca Ciancabilla, Sean Corcoran, Christian Omodeo (2016). Street art. Banksy & Co. L’arte allo stato urbano. BOLOGNA : BUP.
Luca Ciancabilla; Sean Corcoran; Christian Omodeo
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