Nel 1953 Ray Bradbury nel suo celeberrimo Fahrenheit 451 descrive una società in cui le persone vivevano circondate da schermi chiamandoli “la mia famiglia”. Quello che poteva sembrare un preoccupante ma solo verosimile futuro, nella seconda metà del XX secolo è diventato realtà. Oggi, il dibattito sui Media Digitali sembra essere sempre più incentrato sull’aspetto “Social” che questi mezzi di comunicazione offrono ai propri utenti. Iphone, iwatch, ipad, sono tutti prodotti di successo che con il pronome “io” quale suffisso per via della loro portabilità ed indossabilità sono “migrati nelle nostre vite” quali personal media, diventando gli schermi attraverso i quali ciascuno di noi organizza le proprie pratiche comunicative e attraverso i quali formuliamo, condividiamo e frammentiamo le nostre identità.
Marco Rondonotti, Elisa Farinacci (2019). L'asse "uno-molti" nei social. Molteplici volti per una stessa identità. TREDIMENSIONI, 16, 319-327.
L'asse "uno-molti" nei social. Molteplici volti per una stessa identità
Elisa Farinacci
Co-primo
2019
Abstract
Nel 1953 Ray Bradbury nel suo celeberrimo Fahrenheit 451 descrive una società in cui le persone vivevano circondate da schermi chiamandoli “la mia famiglia”. Quello che poteva sembrare un preoccupante ma solo verosimile futuro, nella seconda metà del XX secolo è diventato realtà. Oggi, il dibattito sui Media Digitali sembra essere sempre più incentrato sull’aspetto “Social” che questi mezzi di comunicazione offrono ai propri utenti. Iphone, iwatch, ipad, sono tutti prodotti di successo che con il pronome “io” quale suffisso per via della loro portabilità ed indossabilità sono “migrati nelle nostre vite” quali personal media, diventando gli schermi attraverso i quali ciascuno di noi organizza le proprie pratiche comunicative e attraverso i quali formuliamo, condividiamo e frammentiamo le nostre identità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.