L’obiettivo della presente tesi di dottorato è di applicare la teoria della regolazione degli obiettivi allo studio del comportamento innovativo al lavoro. A seguito della revisione dello stato dell’arte della letteratura sull’innovazione (capitolo primo), sono stati condotti tre studi empirici su distinti campioni. Nel primo studio (secondo capitolo), è stato ipotizzato e dimostrato che la generazione proattiva degli obiettivi – che include i processi di visione e di pianificazione – era positivamente associata al comportamento innovativo, e che il commitment affettivo, interagendo con l’orientamento flessibile al ruolo o, alternativamente, con il supporto del leader all’innovazione, rafforzava questa relazione. Nel secondo studio (terzo capitolo), è stato proposto e dimostrato che la pianificazione mediava la relazione fra la visione e l’innovazione, e che l’empowerment psicologico e il supporto di gruppo all’innovazione moderavano positivamente la relazione fra la visione e la pianificazione. Infine, nel terzo studio (quarto capitolo), è stato teorizzato e dimostrato che l’orientamento all’apprendimento, il clima psicologico d’innovazione e la varietà del compito stimolavano indirettamente la performance innovativa, attraverso la mediazione della visione e della pianificazione, e che l’orientamento all’apprendimento amplificava la relazione fra la pianificazione e l’innovazione. Le implicazioni teoriche e pratiche di questi lavori sono trattate nella discussione generale.
Montani F. (2013). Can goal-directed regulatory processes lead to innovative performance? Testing a motivational model of innovation.
Can goal-directed regulatory processes lead to innovative performance? Testing a motivational model of innovation
Montani F.
2013
Abstract
L’obiettivo della presente tesi di dottorato è di applicare la teoria della regolazione degli obiettivi allo studio del comportamento innovativo al lavoro. A seguito della revisione dello stato dell’arte della letteratura sull’innovazione (capitolo primo), sono stati condotti tre studi empirici su distinti campioni. Nel primo studio (secondo capitolo), è stato ipotizzato e dimostrato che la generazione proattiva degli obiettivi – che include i processi di visione e di pianificazione – era positivamente associata al comportamento innovativo, e che il commitment affettivo, interagendo con l’orientamento flessibile al ruolo o, alternativamente, con il supporto del leader all’innovazione, rafforzava questa relazione. Nel secondo studio (terzo capitolo), è stato proposto e dimostrato che la pianificazione mediava la relazione fra la visione e l’innovazione, e che l’empowerment psicologico e il supporto di gruppo all’innovazione moderavano positivamente la relazione fra la visione e la pianificazione. Infine, nel terzo studio (quarto capitolo), è stato teorizzato e dimostrato che l’orientamento all’apprendimento, il clima psicologico d’innovazione e la varietà del compito stimolavano indirettamente la performance innovativa, attraverso la mediazione della visione e della pianificazione, e che l’orientamento all’apprendimento amplificava la relazione fra la pianificazione e l’innovazione. Le implicazioni teoriche e pratiche di questi lavori sono trattate nella discussione generale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.