Il presente articolo è incentrato sullo studio della bibbia francese in due volumi conservata nella Biblioteca dell’Università di Bologna (ms. 297 I-II). I due volumi sono parte del lascito del bolognese Lorenzo Prospero Lambertini, papa Benedetto XIV (1875-1758) che alla sua morte lasciò alla città parte della sua biblioteca. Oggetto di alcune fugaci citazioni, la bibbia può di fatto considerarsi un’aggiunta preziosa agli studi della miniatura francese al tempo del suo massimo splendore (Court Style) e da datare intorno al 1235-1240 o poco dopo. Lo studio intende inoltre approfondire non solo aspetti stilistici, nell’individuazione di almeno due maestri principali, ma prende inconsiderazione anche alcuni elementi iconografici che la mettono in relazione con altri esemplari conosciuti. La presenza di una annotazione in littera minuta corsiva (f. 120v.), in uso nel XIV secolo in Italia, presuppone inoltre una circolazione precoce dell’esemplare che apre a considerazioni circa i rapporti precoci di scambio tra Bologna e la Francia.

A little know thirteenth-century French Bible in the University Library of Bologna

Fabio Massaccesi
2020

Abstract

Il presente articolo è incentrato sullo studio della bibbia francese in due volumi conservata nella Biblioteca dell’Università di Bologna (ms. 297 I-II). I due volumi sono parte del lascito del bolognese Lorenzo Prospero Lambertini, papa Benedetto XIV (1875-1758) che alla sua morte lasciò alla città parte della sua biblioteca. Oggetto di alcune fugaci citazioni, la bibbia può di fatto considerarsi un’aggiunta preziosa agli studi della miniatura francese al tempo del suo massimo splendore (Court Style) e da datare intorno al 1235-1240 o poco dopo. Lo studio intende inoltre approfondire non solo aspetti stilistici, nell’individuazione di almeno due maestri principali, ma prende inconsiderazione anche alcuni elementi iconografici che la mettono in relazione con altri esemplari conosciuti. La presenza di una annotazione in littera minuta corsiva (f. 120v.), in uso nel XIV secolo in Italia, presuppone inoltre una circolazione precoce dell’esemplare che apre a considerazioni circa i rapporti precoci di scambio tra Bologna e la Francia.
2020
Fabio Massaccesi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/788972
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