Dopo una breve introduzione che presenterà lo spanglish come un fenomeno linguistico diffuso in determinate zone degli Stati Uniti, verranno tracciate le linee generali riguardanti gli eventi storici che hanno portato al contagio e il modo in cui avviene dal punto di vista della lingua (i.e. aspetti morfosintattici e lessicali). Questi aspetti ci permetteranno di ragionare, in un primo momento, sulla doppia configurazione positiva-negativa del passaggio che porta dall’inglese verso lo spagnolo e viceversa; in un secondo momento, sulle modalità d’interazione tra il suo essere un organismo linguistico spontaneo, inconscio, forse momentaneo, che preserva l’altro in se, e il suo essere un argot, quasi creato in laboratorio e diffuso, in particolare dall’industria culturale, all’interno delle varie comunità ispaniche, come un fatto di costume, di moda, in una sorta di atto volutamente promiscuo in cui si sfida al sistema dualistico che vede contrapposte la cultura latina e quella nordamericana. Sulla base di queste considerazioni, metteremo in evidenza come questo contagio linguistico proveniente dall’esterno e dall’interno si dia simultaneamente e sia allo stesso tempo contaminazione e pratica immunitaria, il cui risultato è un codice linguistico intrinsecamente mutante.

Quando il contagio viene da sé. Lo spanglish e la mutabilità del codice linguistico / A. Pano Alaman. - In: TRICKSTER. - ISSN 1972-6767. - ELETTRONICO. - 4:(2007), pp. 1-7.

Quando il contagio viene da sé. Lo spanglish e la mutabilità del codice linguistico

PANO ALAMAN, ANA
2007

Abstract

Dopo una breve introduzione che presenterà lo spanglish come un fenomeno linguistico diffuso in determinate zone degli Stati Uniti, verranno tracciate le linee generali riguardanti gli eventi storici che hanno portato al contagio e il modo in cui avviene dal punto di vista della lingua (i.e. aspetti morfosintattici e lessicali). Questi aspetti ci permetteranno di ragionare, in un primo momento, sulla doppia configurazione positiva-negativa del passaggio che porta dall’inglese verso lo spagnolo e viceversa; in un secondo momento, sulle modalità d’interazione tra il suo essere un organismo linguistico spontaneo, inconscio, forse momentaneo, che preserva l’altro in se, e il suo essere un argot, quasi creato in laboratorio e diffuso, in particolare dall’industria culturale, all’interno delle varie comunità ispaniche, come un fatto di costume, di moda, in una sorta di atto volutamente promiscuo in cui si sfida al sistema dualistico che vede contrapposte la cultura latina e quella nordamericana. Sulla base di queste considerazioni, metteremo in evidenza come questo contagio linguistico proveniente dall’esterno e dall’interno si dia simultaneamente e sia allo stesso tempo contaminazione e pratica immunitaria, il cui risultato è un codice linguistico intrinsecamente mutante.
2007
Quando il contagio viene da sé. Lo spanglish e la mutabilità del codice linguistico / A. Pano Alaman. - In: TRICKSTER. - ISSN 1972-6767. - ELETTRONICO. - 4:(2007), pp. 1-7.
A. Pano Alaman
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