Parliamo di reti di scrittura transculturale a proposito di autori e autrici che scrivono in costellazioni personali, linguistiche e culturali complesse, ma in una determinata lingua, e cioè in tedesco. Presenteremo alcuni di loro in studi che intendono dare esempi per quei passaggi che ci raccontano un aspetto della comunicazione, quella letteraria, che tanto ci dice anche sulla lingua tedesca di oggi e su alcune questioni di cultura che si pone il mondo tedescofono. È da que- sta prospettiva che si parla qui dell’autrice afro-tedesca May Ayim, nata in Germania da madre tedesca e padre ghanese, cresciuta in Germania in maniera monolingue e monoculturale e che ha sempre scritto solo in tedesco. Mentre per tanti degli altri autori e autrici trattati qui la questione della lingua rappresenta un punto di riflessione o uno stimolo espressivo, con una molteplicità di lingue che persiste dietro la lingua di espressione, per May Ayim il tema della diversità era iscritto nel colore della sua pelle. Il motivo del colore della pelle come emblema di differenza, parte costitutiva della propria identità che fa scattare paure e diffidenze, ricorre anche, più di vent’anni dopo, in Tarek Eltayeb, di origine egiziano- sudanese, p.es. nella poesia Schwarz ‘Nero’, scritta nel 2006 (cfr. l’analisi nel contributo di Pumhösel). Se per la letteratura inglese, francese, portoghese, nederlandese etc., la tematica transculturale passa necessariamente attraverso l’esperienza di ex colonizzatori e dei loro rapporti con gli ex colonizzati, per la letteratura tedesca questa ha un valore ridotto, anche minore che non in quella italiana. Per quest’ultima, infatti, il rovesciamento della prospettiva di alcune scrittrici cresciute nelle ex colonie (come p.es. Erminia Dell’Oro o Gabriella Ghermandi) ha aperto la possibilità di prendere coscienza di alcune pagine poco note della storia italiana (cfr. i contributi in Camilotti 2008). Un aspetto che va invece considerato per la letteratura tedesca è la sto- rica presenza della lingua tedesca nell’Est europeo – si pensi al concetto di Mitteleuropa – risultato di scambi e processi migratori durati secoli, che non è riconducibile soltanto ai confini della Germania prima della seconda guerra mondiale o a quelli dell’Impero Austroungarico, perché esistevano (e in parte esistono ancora) isole linguistiche tedescofone anche nelle ex Repubbliche Sovietiche e in altri paesi dell’Est europeo.

E. Thune, S.Leonardi (2009). Reti di scrittura transculturale in tedesco: un'introduzione. ROMA : Aracne.

Reti di scrittura transculturale in tedesco: un'introduzione

THUNE, EVA-MARIA CHRISTINA CHARLOTTE;LEONARDI, SIMONA
2009

Abstract

Parliamo di reti di scrittura transculturale a proposito di autori e autrici che scrivono in costellazioni personali, linguistiche e culturali complesse, ma in una determinata lingua, e cioè in tedesco. Presenteremo alcuni di loro in studi che intendono dare esempi per quei passaggi che ci raccontano un aspetto della comunicazione, quella letteraria, che tanto ci dice anche sulla lingua tedesca di oggi e su alcune questioni di cultura che si pone il mondo tedescofono. È da que- sta prospettiva che si parla qui dell’autrice afro-tedesca May Ayim, nata in Germania da madre tedesca e padre ghanese, cresciuta in Germania in maniera monolingue e monoculturale e che ha sempre scritto solo in tedesco. Mentre per tanti degli altri autori e autrici trattati qui la questione della lingua rappresenta un punto di riflessione o uno stimolo espressivo, con una molteplicità di lingue che persiste dietro la lingua di espressione, per May Ayim il tema della diversità era iscritto nel colore della sua pelle. Il motivo del colore della pelle come emblema di differenza, parte costitutiva della propria identità che fa scattare paure e diffidenze, ricorre anche, più di vent’anni dopo, in Tarek Eltayeb, di origine egiziano- sudanese, p.es. nella poesia Schwarz ‘Nero’, scritta nel 2006 (cfr. l’analisi nel contributo di Pumhösel). Se per la letteratura inglese, francese, portoghese, nederlandese etc., la tematica transculturale passa necessariamente attraverso l’esperienza di ex colonizzatori e dei loro rapporti con gli ex colonizzati, per la letteratura tedesca questa ha un valore ridotto, anche minore che non in quella italiana. Per quest’ultima, infatti, il rovesciamento della prospettiva di alcune scrittrici cresciute nelle ex colonie (come p.es. Erminia Dell’Oro o Gabriella Ghermandi) ha aperto la possibilità di prendere coscienza di alcune pagine poco note della storia italiana (cfr. i contributi in Camilotti 2008). Un aspetto che va invece considerato per la letteratura tedesca è la sto- rica presenza della lingua tedesca nell’Est europeo – si pensi al concetto di Mitteleuropa – risultato di scambi e processi migratori durati secoli, che non è riconducibile soltanto ai confini della Germania prima della seconda guerra mondiale o a quelli dell’Impero Austroungarico, perché esistevano (e in parte esistono ancora) isole linguistiche tedescofone anche nelle ex Repubbliche Sovietiche e in altri paesi dell’Est europeo.
2009
I colori sotto la mia lingua. Scritture transculturali in tedesco
9
40
E. Thune, S.Leonardi (2009). Reti di scrittura transculturale in tedesco: un'introduzione. ROMA : Aracne.
E. Thune; S.Leonardi
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