Come ormai noto, il sisma del centro Italia del 2016 ha dimostrato come l’approccio alla fase postsismica sia ancora basato su una impostazione di tipo emergenziale, mentre stentano a farsi strada azioni di prevenzione e riduzione del rischio sismico. La seguente ricerca nasce con l’obiettivo di fornire una nuova strategia di intervento nel processo di ricostruzione proponendo una linea di indagine che aiuti a definire le problematicità da risolvere prioritariamente nella fase di ricostruzione, ma, al tempo stesso, avanzi una proposta di azioni volte ad inserire strumenti di prevenzione e riduzione del rischio anche all’interno della pianificazione ordinaria. Per raggiungere questi obiettivi occorre cambiare l’approccio con cui si interviene all’interno di un insediamento urbano, il quale deve essere concepito in chiave sistemica con il supporto di approfondite analisi delle sue componenti e delle interazioni tra i sottosistemi funzionali che ne determinano la risposta ai disastri naturali. Sulla base di queste considerazioni è nata l’idea di approfondire la condizione postsismica di un comune dell’entroterra marchigiano della Provincia di Macerata, il comune di Caldarola. Sul caso studio è stata effettuata una ricognizione degli effetti sul sistema urbano e dei danni sul tessuto costruito attraverso la valutazione della vulnerabilità alla scala edilizia, con un metodo di valutazione speditivo per individuare le criticità dei fronti edilizi interagenti con il sistema della viabilità strategica e con un metodo analitico per verificare la corrispondenza tra la propensione al danno e il danno effettivo a seguito del sisma. I risultati ottenuti hanno permesso di introdurre nel calcolo il fattore di qualità muraria ed effettuare ulteriori considerazioni sul debito manutentivo, con l’obiettivo di arrivare alla definizione di un protocollo di calcolo della vulnerabilità coerente ed efficace ai fini della prevenzione sismica.

La valutazione della vulnerabilità come strategia per la ricostruzione postsismica del centro Italia. Il caso studio del centro storico di Caldarola.

Giorgia Predari
2020

Abstract

Come ormai noto, il sisma del centro Italia del 2016 ha dimostrato come l’approccio alla fase postsismica sia ancora basato su una impostazione di tipo emergenziale, mentre stentano a farsi strada azioni di prevenzione e riduzione del rischio sismico. La seguente ricerca nasce con l’obiettivo di fornire una nuova strategia di intervento nel processo di ricostruzione proponendo una linea di indagine che aiuti a definire le problematicità da risolvere prioritariamente nella fase di ricostruzione, ma, al tempo stesso, avanzi una proposta di azioni volte ad inserire strumenti di prevenzione e riduzione del rischio anche all’interno della pianificazione ordinaria. Per raggiungere questi obiettivi occorre cambiare l’approccio con cui si interviene all’interno di un insediamento urbano, il quale deve essere concepito in chiave sistemica con il supporto di approfondite analisi delle sue componenti e delle interazioni tra i sottosistemi funzionali che ne determinano la risposta ai disastri naturali. Sulla base di queste considerazioni è nata l’idea di approfondire la condizione postsismica di un comune dell’entroterra marchigiano della Provincia di Macerata, il comune di Caldarola. Sul caso studio è stata effettuata una ricognizione degli effetti sul sistema urbano e dei danni sul tessuto costruito attraverso la valutazione della vulnerabilità alla scala edilizia, con un metodo di valutazione speditivo per individuare le criticità dei fronti edilizi interagenti con il sistema della viabilità strategica e con un metodo analitico per verificare la corrispondenza tra la propensione al danno e il danno effettivo a seguito del sisma. I risultati ottenuti hanno permesso di introdurre nel calcolo il fattore di qualità muraria ed effettuare ulteriori considerazioni sul debito manutentivo, con l’obiettivo di arrivare alla definizione di un protocollo di calcolo della vulnerabilità coerente ed efficace ai fini della prevenzione sismica.
2020
New Horizons for Sustainable Architecture. Nuovi orizzonti per l’architettura sostenibile.
398
410
Letizia Bernabei; Giovanni Mochi; Giorgia Predari
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/784868
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact