Macao, posta nell’estuario del Fiume delle Perle, a partire dall’età moderna rappresentò il punto d’ingresso dell’Occidente in Cina. Riconosciuto come possedimento coloniale portoghese a partire dal 1557-1558 circa, l’insediamento lusitano (di fatto, una “città-colonia”) si sviluppò sull’estremità meridionale dell’isola omonima, mentre il cordone di terra che lo collegava al grosso della massa insulare fu sbarrato da mura attraversate da una sola porta, la Porta do Cerco. Per secoli, tale varco funse come unico accesso per la gran parte degli occidentali diretti nell’Impero cinese e transitati per Macao. Questo confine si è perpetuato sino ad oggi, assumendo via via connotazioni e implicazioni differenti. Il contributo analizza, in una prospettiva di lungo periodo, la rappresentazione e la percezione di questo confine atipico e polisemico nella cartografia storica e nella letteratura di viaggio italiane.
Stefano Piastra (2020). Colonia portoghese, avamposto della Guerra Fredda, Regione Amministrativa Speciale cinese. Vecchi e nuovi confini di Macao nella cartografia storica e nelle descrizioni odeporiche italiane. Firenze : Società di Studi Geografici.
Colonia portoghese, avamposto della Guerra Fredda, Regione Amministrativa Speciale cinese. Vecchi e nuovi confini di Macao nella cartografia storica e nelle descrizioni odeporiche italiane
Stefano Piastra
2020
Abstract
Macao, posta nell’estuario del Fiume delle Perle, a partire dall’età moderna rappresentò il punto d’ingresso dell’Occidente in Cina. Riconosciuto come possedimento coloniale portoghese a partire dal 1557-1558 circa, l’insediamento lusitano (di fatto, una “città-colonia”) si sviluppò sull’estremità meridionale dell’isola omonima, mentre il cordone di terra che lo collegava al grosso della massa insulare fu sbarrato da mura attraversate da una sola porta, la Porta do Cerco. Per secoli, tale varco funse come unico accesso per la gran parte degli occidentali diretti nell’Impero cinese e transitati per Macao. Questo confine si è perpetuato sino ad oggi, assumendo via via connotazioni e implicazioni differenti. Il contributo analizza, in una prospettiva di lungo periodo, la rappresentazione e la percezione di questo confine atipico e polisemico nella cartografia storica e nella letteratura di viaggio italiane.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
confinati SSG.pdf
accesso aperto
Tipo:
Versione (PDF) editoriale
Licenza:
Licenza per Accesso Aperto. Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo (CCBYSA)
Dimensione
1.03 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.03 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.