I partiti italiani hanno chiaramente perso qualsiasi controllo sulla comunicazione politica. Con l’eccezione di Berlusconi che domina la personalizzazione della politica e che ne ha anche imposto la spettacolarizzazione, i partiti del centro-sinistra, non adeguatamente attrezzati, subiscono la sfida della personalizzazione. Il recente ricorso a una varietà di elezioni primarie rende, però, imperativo il passaggio a qualche forma mirata di personalizzazione. Il Partito Democratico ha inserito le primarie nel suo Statuto, ma l’uso finora fattone non pare coronato da successo proprio nella formazione e nella personalizzazione della leadership.
Partiti, personalizzazione, primarie
PASQUINO, GIANFRANCO
2009
Abstract
I partiti italiani hanno chiaramente perso qualsiasi controllo sulla comunicazione politica. Con l’eccezione di Berlusconi che domina la personalizzazione della politica e che ne ha anche imposto la spettacolarizzazione, i partiti del centro-sinistra, non adeguatamente attrezzati, subiscono la sfida della personalizzazione. Il recente ricorso a una varietà di elezioni primarie rende, però, imperativo il passaggio a qualche forma mirata di personalizzazione. Il Partito Democratico ha inserito le primarie nel suo Statuto, ma l’uso finora fattone non pare coronato da successo proprio nella formazione e nella personalizzazione della leadership.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.