Il 22 dicembre 1509 il Ducato di Ferrara sconfisse la Repubblica di Venezia nella battaglia navale della Polesella. La vittoria viene più volte ricordata nell’«Orlando furioso»: Ariosto le assegna un ruolo chiave nella celebrazione della casa d’Este e, a tal fine, fornisce un vero e proprio racconto in versi dello scontro. All’evento fanno tuttavia riferimento anche numerosi altri testi circolanti a Ferrara negli anni Dieci del Cinquecento: alcuni composti da membri della corte estense (Celio Calcagnini, Bonaventura Pistofilo, Daniele Fini), altri riconducibili all’attività di ciarlatani e cantimpanca spesso anonimi (ma di alcuni conosciamo i nomi: Bighignol, Niccolò de’ Rossi detto lo Zoppino). Insieme, questi testi disegnano il perimetro di un vero e proprio discorso pubblico sviluppatosi a Ferrara sulla vittoria della Polesella. Oltre a fornire un primo studio sistematico di tutte queste opere, il volume mira a ricostruire la versione ariostesca della battaglia, a valutarne il peso e l’importanza nel «Furioso» anche di là dall’immediato intento encomiastico e a dimostrare come essa si costruisca in rapporto e, talvolta, in dialogo con l’oceanica messe di testi prodotta a Ferrara all’indomani della vittoria estense contro Venezia.

Ariosto e la battaglia della Polesella. Guerra e poesia nella Ferrara di primo Cinquecento

Nicolo Maldina
2016

Abstract

Il 22 dicembre 1509 il Ducato di Ferrara sconfisse la Repubblica di Venezia nella battaglia navale della Polesella. La vittoria viene più volte ricordata nell’«Orlando furioso»: Ariosto le assegna un ruolo chiave nella celebrazione della casa d’Este e, a tal fine, fornisce un vero e proprio racconto in versi dello scontro. All’evento fanno tuttavia riferimento anche numerosi altri testi circolanti a Ferrara negli anni Dieci del Cinquecento: alcuni composti da membri della corte estense (Celio Calcagnini, Bonaventura Pistofilo, Daniele Fini), altri riconducibili all’attività di ciarlatani e cantimpanca spesso anonimi (ma di alcuni conosciamo i nomi: Bighignol, Niccolò de’ Rossi detto lo Zoppino). Insieme, questi testi disegnano il perimetro di un vero e proprio discorso pubblico sviluppatosi a Ferrara sulla vittoria della Polesella. Oltre a fornire un primo studio sistematico di tutte queste opere, il volume mira a ricostruire la versione ariostesca della battaglia, a valutarne il peso e l’importanza nel «Furioso» anche di là dall’immediato intento encomiastico e a dimostrare come essa si costruisca in rapporto e, talvolta, in dialogo con l’oceanica messe di testi prodotta a Ferrara all’indomani della vittoria estense contro Venezia.
2016
210
978-88-15-27097-9
Nicolo Maldina
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