Il presente contributo prosegue la riflessione sulle percezioni e impressioni che i bambini di 5 anni manifestano, in realzione al movimento e alle sue manifestazoni, iniziato in un precedente articolo. L'idea originale, quella di ricostruire cò che il bambino pensa del movimento , viene ora focalizzata su schemi motori veri e propri e in particolare, sul movimento del "correre". In conformità col precedente contributo, si partirà da ciò che il bambino sente e percepisce del movimento per interpretare il gesto dando voce a quanto il corpo comunica mentre si muove, per comprendere il punto di vista del bambino stesso, rispetto all'agire. L'ascolto del bambino, immediatamente dopo le singole attività, consente di apprezzare il proprio vissuto, riferito a quel particolare gesto, e comprendere l'ìeffetto delle attività proposte, la loro traccia emotiva, il loro sìtimolo motivazionale. Si tratta, in ultima anaisi, di comprendere e conoscere meglio il bambino attraverso le sue reazioni alle attività motorie svolte, evitando il rischio di sottovalutarlo, o sopravvalutarlo, limitandono l'espressitivà motoria solo per scarsa conoscenzaq dei suoi effetti.
Ceciliani A., Borsari A. (2009). La percerzion del corpo in movimento. Dalla parte del bambino (seconda parte). INFANZIA, 5, 372-376.
La percerzion del corpo in movimento. Dalla parte del bambino (seconda parte)
CECILIANI, ANDREA;
2009
Abstract
Il presente contributo prosegue la riflessione sulle percezioni e impressioni che i bambini di 5 anni manifestano, in realzione al movimento e alle sue manifestazoni, iniziato in un precedente articolo. L'idea originale, quella di ricostruire cò che il bambino pensa del movimento , viene ora focalizzata su schemi motori veri e propri e in particolare, sul movimento del "correre". In conformità col precedente contributo, si partirà da ciò che il bambino sente e percepisce del movimento per interpretare il gesto dando voce a quanto il corpo comunica mentre si muove, per comprendere il punto di vista del bambino stesso, rispetto all'agire. L'ascolto del bambino, immediatamente dopo le singole attività, consente di apprezzare il proprio vissuto, riferito a quel particolare gesto, e comprendere l'ìeffetto delle attività proposte, la loro traccia emotiva, il loro sìtimolo motivazionale. Si tratta, in ultima anaisi, di comprendere e conoscere meglio il bambino attraverso le sue reazioni alle attività motorie svolte, evitando il rischio di sottovalutarlo, o sopravvalutarlo, limitandono l'espressitivà motoria solo per scarsa conoscenzaq dei suoi effetti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.