Infezioni da TSWV in coltivazioni di margherita

Le malattie che in Liguria coinvolgono la coltivazione in vaso di margherita (Argyranthemum frutescens) sono molte e alcune purtroppo, anche gravi. Basti pensare alla Tracheofusariosi causata da Fusarium oxysporum, ai Marciumi da Phytophtora spp. e da Sclerotinia sclerotiorum, per proseguire con le malattie fogliari quali la Peronospora da Peronospora sp., la Ruggine da Uredo spp. (osservata soprattutto su cvs di margherita a fiore giallo), l’Alternariosi da Alternaria sp. (che colpisce soprattutto le cvs di margherite colorate). Presenti, anche se di minore importanza, sono la Fialofora dovuta a Phialophora asteris, la Tracheoverticilliosi da Verticillium dahliae ed il Mal bianco da Oidium sp.; gravi, ma sporadici, gli attacchi di Tumore batterico da Agrobacterium tumefaciens. Si registra anche la presenza di fitoplasmi sulle cvs a fiore bianco, ma soprattutto sulla cv Yellow star, a fiore giallo, coltivata all’aperto. Tutte queste malattie costituiscono una seria minaccia per la produzione di piante in vaso di margherita della Liguria, dove i coltivatori sono costretti a continui interventi sia di tipo preventivo (quale disinfezione del terreno, impiego di materiale di propagazione sano, adeguata spaziatura tra le piante, eliminazione degli individui infetti, ecc.), che chimico, facendo ricorso a diversi trattamenti fungicidi con prodotti specifici. Per quanto riguarda le malattie virali, nonostante la margherita sia suscettibile all’infezione da diversi virus (CMV: virus del mosaico del cetriolo; CVB: virus B del crisantemo; CVF: rhabdovirus della margherita, ecc.), in Liguria non si sono mai registrati casi particolarmente gravi, tali cioè da compromettere la produzione degli impianti. Si ricordano, ad esempio, le infezioni da LMV (virus del mosaico della lattuga) su piante cv Yellow Star caratterizzate da sviluppo ridotto e minuta maculatura brunastra sulle foglie, e da SMV (virus del mosaico della soia), identificato su margherite cv Imperia Gialla con sintomi di marcata maculatura gialla sulla lamina fogliare (Bellardi et al., 1993). Si è trattato, comunque, di casi del tutto sporadici. Il quadro patologico in materia di virus della margherita è totalmente cambiato dell’ultimo decennio a seguito della comparsa in Italia (nel 1989) e successiva diffusione in Liguria, così come in tutte le regioni Italiane, dei due Tospovirus TSWV (virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro) ed INSV (virus della maculatura necrotica dell’impatiens), patogeni di cui ci siamo più volte occupati in questi ultimi anni a causa dei notevoli danni economici registrati in coltivazioni di numerose specie da fiore e da fronda (vedi, ad esempio, il ruscus, il lupino, la calla bianca, il papavero, ecc.) (Clamer informa 2006, N.4 e N.7/8; 2007, N.1). TSWV è stato rilevato per la prima volta in Liguria, nella zona di Albenga (Savona), nel gennaio del 1996, dapprima su sole due cvs, “Tesi” e “Roberta”, ad infiorescenza bianca e rosa rispettivamente, caratterizzate da una vivace maculatura gialla e, a volte, da piccole macchie necrotiche (“spots”) sulle foglie; le piante infette erano di taglia ridotta (Roggero et al., 1998). In seguito, è stata coinvolta anche la cv Yellow Star (che nella precedente indagine non era stata riscontrata infetta da TSWV), coltivata sempre ad Albenga, i cui sintomi consistevano esclusivamente in necrosi dello stelo, senza cioè alterazioni sulle foglie. Le necrosi procedevano in senso acropeto determinando anche un’evidente distorsione dell’asse vegetativo; nei casi più gravi, l’infezione aveva esito letale. Questa malattia è stata individuata sulla “Yellow Star” coltivata ad alberello dapprima nel 1997 e nuovamente, nell’ottobre del 1999, su piante madri allevate in diverse aziende per la produzione di talee, con incidenza oscillante dal 15 al 50%. Da notare, rispetto al precedente caso del 1996, che la sintomatologia era completamente diversa in quanto interessante esclusivamente il fusto (anche le analisi sier...