Archeologie dell'abitare a Regium Lepidi. L'eredita di Gaetano Chierici

L’esame del ruolo di Gaetano Chierici nell’archeologia della Reggio Emilia di età romana, attraverso un caso di studio esemplare, lo scavo di Casa Bigliardi, è uno dei tasselli di un più ampio progetto di ricerca sull’abitare a Regium Lepidi, nella prospettiva dell’household archaeology. Attraverso la revisione e implementazione del mosaico di dati sulla pratica abitativa della Reggio romana e la sua rilettura critica, l’obiettivo è la riscoperta delle case vissute, al di là della sola evidenza orizzontale dei loro pavimenti musivi, che ha sin dalla fine dell’Ottocento monopolizzato, per ragioni documentarie e di approccio all’antico, la letteratura scientifica su Regium Lepidi. Risultati attesi, attraverso il recupero di tutta l’evidenza e la documentazione inedite: un nuovo catalogo (di contesti, invece che di soli manufatti pavimentali), esteso a tutti i siti sinora individuati riferibili alla scena domestica della Reggio romana, e una nuova lettura, contestuale ad ampio spettro, fra antico e moderno, attenta anche ai modi di formazione del suo campione e della sua base documentaria. In questa direzione ha un ruolo importante l’archeologia alibi, degli archivi e dei depositi, funzionale alla verifica della base documentaria e della letteratura scientifica, cioè della stratificazione di letture e di interpretazioni che sempre più ci separa dai dati e dalle fonti primari. Non di soli casi di studio ideali, ben scavati e ben documentati, si nutre l’household archaeology: anche le evidenze imperfette, i contesti traditi da interventi di recupero non adeguati, possono dare, se nuovamente interrogati, un nuovo contributo, arricchendo di tessuto connettivo la rete di conoscenze in cui i casi migliori, rari, fungono da capisaldi. Fra questi, per Regium Lepidi, anche il sito di Casa Bigliardi così come indagato da Gaetano Chierici, caso di studio in questo contributo per un esercizio di documentalistica archeologica.