Questa ricerca mira a valutare la prevalenza di VTEC O157 e non-O157 in bovini regolarmente macellati.119 campioni di pelle e 83 di carcasse bovine, provenienti da macelli dell’Emilia Romagna, sono stati arricchiti in EC-broth ed analizzati mediante PCR per individuare i geni VT1 e VT2, impiegando primer MK1 (TTTACGATAGACTTCTCGAC) e MK2 (CACATATAAATTATTTCGCTC). Colture in MacConkey Agar col numero più alto di colonie isolate, ottenute dagli arricchimenti positivi allo screening, sono state utilizzate per l’isolamento. L’identificazione delle colonie batteriche è stata fatta mediante ibridazione con sonde DNA marcate con digossigenina e complementari alle sequenze genetiche VT1 e VT2.Il 42% (50/119) delle pelli bovine ed il 4,2% (4/83) delle carcasse bovine sono risultati positivi al test di screening. Test con arricchimenti artificialmente contaminati con circa 200 UFC/mL VTEC risultano costantemente positivi. L’isolamento di VTEC è stato possibile solo in 13 dei 50 campioni positivi allo screening (26%) e mai nelle carcasse (0/4). Dei tredici isolati nove erano positivi per il gene VT2, sei per VT1 e due per entrambi. Nove degli isolati VT-positivi lo erano anche per HlyA e due di essi erano eaeA-positivi. La prevalenza di VTEC appare relativamente elevata al test PCR di screening (42%). La sensibilità del metodo PCR è presumibilmente <1 UFC/mL nel campione iniziale, considerando l’effetto dell’arricchimento. La sensibilità del metodo d’isolamento è influenzata dalla necessità di utilizzare diluizioni degli arricchimenti per ovviare alla prevalenza di coliformi non-VTEC e altri batteri che crescono nell’agar MacConkey. La dimostrazione delle intimine è stata limitata alle varianti riconducibili al tipo eaeA, ma potrebbero esservi adesine diverse e, comunque, la potenziale patogenicità di ceppi con genotipo eae-negativo è stata documentata in letteratura.
G. Delle Donne, M. Trevisani (2008). PREVALENZA DI ESCHERICHIA COLI PRODUTTORI DI VEROCITOTOSSINE IN BOVINI MACELLATI IN EMILIA ROMAGNA.. ROMA : ISTISAN Congressi.
PREVALENZA DI ESCHERICHIA COLI PRODUTTORI DI VEROCITOTOSSINE IN BOVINI MACELLATI IN EMILIA ROMAGNA.
DELLE DONNE, GIUSEPPE;TREVISANI, MARCELLO
2008
Abstract
Questa ricerca mira a valutare la prevalenza di VTEC O157 e non-O157 in bovini regolarmente macellati.119 campioni di pelle e 83 di carcasse bovine, provenienti da macelli dell’Emilia Romagna, sono stati arricchiti in EC-broth ed analizzati mediante PCR per individuare i geni VT1 e VT2, impiegando primer MK1 (TTTACGATAGACTTCTCGAC) e MK2 (CACATATAAATTATTTCGCTC). Colture in MacConkey Agar col numero più alto di colonie isolate, ottenute dagli arricchimenti positivi allo screening, sono state utilizzate per l’isolamento. L’identificazione delle colonie batteriche è stata fatta mediante ibridazione con sonde DNA marcate con digossigenina e complementari alle sequenze genetiche VT1 e VT2.Il 42% (50/119) delle pelli bovine ed il 4,2% (4/83) delle carcasse bovine sono risultati positivi al test di screening. Test con arricchimenti artificialmente contaminati con circa 200 UFC/mL VTEC risultano costantemente positivi. L’isolamento di VTEC è stato possibile solo in 13 dei 50 campioni positivi allo screening (26%) e mai nelle carcasse (0/4). Dei tredici isolati nove erano positivi per il gene VT2, sei per VT1 e due per entrambi. Nove degli isolati VT-positivi lo erano anche per HlyA e due di essi erano eaeA-positivi. La prevalenza di VTEC appare relativamente elevata al test PCR di screening (42%). La sensibilità del metodo PCR è presumibilmente <1 UFC/mL nel campione iniziale, considerando l’effetto dell’arricchimento. La sensibilità del metodo d’isolamento è influenzata dalla necessità di utilizzare diluizioni degli arricchimenti per ovviare alla prevalenza di coliformi non-VTEC e altri batteri che crescono nell’agar MacConkey. La dimostrazione delle intimine è stata limitata alle varianti riconducibili al tipo eaeA, ma potrebbero esservi adesine diverse e, comunque, la potenziale patogenicità di ceppi con genotipo eae-negativo è stata documentata in letteratura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.