In epoca contemporanea diamo per scontato, da un lato, l’impossibile ritorno di un fascismo “storico” che abbia le stesse caratteristiche di quello del secolo scorso e, dall’altro, l’inattualità della retorica e dei registri comunicativi di Benito Mussolini. Allora perché per alcuni gruppi sociali l’ex-dittatore d’Italia è ancora di moda? È a partire da questi presupposti e questa domanda generale che il contributo prende le mosse. In particolar modo, l’obiettivo principale di questo saggio è di indagare le risemantizzazioni di Benito Mussolini prodotte specificatamente nella sua città natale, Predappio. Il piccolo comune romagnolo è oggi una meta centrale per gruppi nostalgici e neofascisti che, tre volte l’anno (in occasione dell’anniversario della nascita e della morte di Mussolini e in quello della marcia su Roma), si ritrovano nella piazza del paese per mettere in atto delle pratiche di commemorazione in onore dell’ex dittatore d’Italia. Dopo qualche riferimento contestuale, si indagheranno le variazioni semiotiche che del dittatore vengono prodotte in questo spazio della memoria, dimostrando secondo quali schemi culturali Mussolini viene declinato come “santo”, “padre di famiglia” e “oggetto souvenir”. Per farlo saranno presi in analisi i tre spazi che a Predappio sono legati in maniera emblematica al ricordo dell’ex dittatore. La risemantizzazione di Mussolini come “santo” sarà indagata guardando alla cripta della sua famiglia, che si trova nel cimitero di San Cassiano, poco distante dalla piazza principale di Predappio. Lì, nel 1957, è stata tumulata la salma del dittatore. Il Mussolini “padre di famiglia”, invece, sarà studiato attraverso le modalità esposizione degli oggetti nella vecchia residenza del duce “Villa Carpena”, ora museo privato. L’ultima e terza parte di questo lavoro, incentrata sul Mussolini “souvenir”, sarà votata all’indagine di come l’immagine del dittatore venga riprodotta su oggetti venduti nei negozi di souvenir di Predappio, incoraggiando una forma di turismo nostalgico.
Mario Panico (2020). Attualità dell’inattuale. Benito Mussolini: variazioni semiotiche di un dittatore. BIBLIOMANIE, 49(giugno), 95-105 [10.48276/issn.2280-8833.4046].
Attualità dell’inattuale. Benito Mussolini: variazioni semiotiche di un dittatore
Mario Panico
2020
Abstract
In epoca contemporanea diamo per scontato, da un lato, l’impossibile ritorno di un fascismo “storico” che abbia le stesse caratteristiche di quello del secolo scorso e, dall’altro, l’inattualità della retorica e dei registri comunicativi di Benito Mussolini. Allora perché per alcuni gruppi sociali l’ex-dittatore d’Italia è ancora di moda? È a partire da questi presupposti e questa domanda generale che il contributo prende le mosse. In particolar modo, l’obiettivo principale di questo saggio è di indagare le risemantizzazioni di Benito Mussolini prodotte specificatamente nella sua città natale, Predappio. Il piccolo comune romagnolo è oggi una meta centrale per gruppi nostalgici e neofascisti che, tre volte l’anno (in occasione dell’anniversario della nascita e della morte di Mussolini e in quello della marcia su Roma), si ritrovano nella piazza del paese per mettere in atto delle pratiche di commemorazione in onore dell’ex dittatore d’Italia. Dopo qualche riferimento contestuale, si indagheranno le variazioni semiotiche che del dittatore vengono prodotte in questo spazio della memoria, dimostrando secondo quali schemi culturali Mussolini viene declinato come “santo”, “padre di famiglia” e “oggetto souvenir”. Per farlo saranno presi in analisi i tre spazi che a Predappio sono legati in maniera emblematica al ricordo dell’ex dittatore. La risemantizzazione di Mussolini come “santo” sarà indagata guardando alla cripta della sua famiglia, che si trova nel cimitero di San Cassiano, poco distante dalla piazza principale di Predappio. Lì, nel 1957, è stata tumulata la salma del dittatore. Il Mussolini “padre di famiglia”, invece, sarà studiato attraverso le modalità esposizione degli oggetti nella vecchia residenza del duce “Villa Carpena”, ora museo privato. L’ultima e terza parte di questo lavoro, incentrata sul Mussolini “souvenir”, sarà votata all’indagine di come l’immagine del dittatore venga riprodotta su oggetti venduti nei negozi di souvenir di Predappio, incoraggiando una forma di turismo nostalgico.File | Dimensione | Formato | |
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