Friuli (Italia NE): un territorio di riferimento per le catture fluviali e i laghi di sbarramento quaternari

Le aree montane alpine sperimentano, più dei territori appenninici, due distinti processi in grado di influenzare, spesso in modo marcato e irreversibile, l’evoluzione quaternaria del paesaggio e della relativa idrografia. Si fa qui riferimento alle catture fluviali e alla genesi di laghi da sbarramento lungo i fondi vallivi. E’ stata l’alternanza di periodi glaciali e interglaciali che nelle Alpi ha favorito entrambi i processi indebolendo segmenti di spartiacque e propiziandone il franamento, oppure generando degli apparati morenici frontali in grado di bloccare i deflussi. Questo contributo promuove l’alto Friuli – Alpi e Prealpi Carniche e Giulie – a territorio di riferimento tanto per la genesi e l’estinzione di laghi indotti da ostacoli della più varia natura (non solo connessi al glacialismo), quanto per i processi di cattura fluviale. In particolare ai suoi confini settentrionali e nord-orientali è registrato il deciso spostamento pleistocenico dello spartiacque di prim’ordine (Mar Nero / Mare Adriatico).