Nelle situazioni di emergenza e post-emergenza, il trauma dei bambini potrebbe essere considerato doppio: da un lato il terremoto che li scuote e spesso li sveglia in piena notte costringendoli ad abbandonare improvvisamente le loro case, perdendo i contatti con le relazioni privilegiate; dall’altro il cambiamento spesso drastico di vita che ne consegue: la vita nelle tendopoli, la perdita di quelle abitudini che per un bambino rappresentano tutto il suo universo di riferimento. Compito delle azioni educative in questi momenti di crisi è perciò quello di ripristinare le coordinate temporali entro cui le persone possano tornare alla propria vita, al proprio lavoro, alla propria quotidianità.
Schenetti Michela, Brunetti Sara (2017). Un terremoto di emozioni. BAMBINI, 1, 43-46.
Un terremoto di emozioni
Schenetti Michela
;
2017
Abstract
Nelle situazioni di emergenza e post-emergenza, il trauma dei bambini potrebbe essere considerato doppio: da un lato il terremoto che li scuote e spesso li sveglia in piena notte costringendoli ad abbandonare improvvisamente le loro case, perdendo i contatti con le relazioni privilegiate; dall’altro il cambiamento spesso drastico di vita che ne consegue: la vita nelle tendopoli, la perdita di quelle abitudini che per un bambino rappresentano tutto il suo universo di riferimento. Compito delle azioni educative in questi momenti di crisi è perciò quello di ripristinare le coordinate temporali entro cui le persone possano tornare alla propria vita, al proprio lavoro, alla propria quotidianità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.