Nelle situazioni di emergenza e post-emergenza, il trauma dei bambini potrebbe essere considerato doppio: da un lato il terremoto che li scuote e spesso li sveglia in piena notte costringendoli ad abbandonare improvvisamente le loro case, perdendo i contatti con le relazioni privilegiate; dall’altro il cambiamento spesso drastico di vita che ne consegue: la vita nelle tendopoli, la perdita di quelle abitudini che per un bambino rappresentano tutto il suo universo di riferimento. Compito delle azioni educative in questi momenti di crisi è perciò quello di ripristinare le coordinate temporali entro cui le persone possano tornare alla propria vita, al proprio lavoro, alla propria quotidianità.
Un terremoto di emozioni
Schenetti Michela
;
2017
Abstract
Nelle situazioni di emergenza e post-emergenza, il trauma dei bambini potrebbe essere considerato doppio: da un lato il terremoto che li scuote e spesso li sveglia in piena notte costringendoli ad abbandonare improvvisamente le loro case, perdendo i contatti con le relazioni privilegiate; dall’altro il cambiamento spesso drastico di vita che ne consegue: la vita nelle tendopoli, la perdita di quelle abitudini che per un bambino rappresentano tutto il suo universo di riferimento. Compito delle azioni educative in questi momenti di crisi è perciò quello di ripristinare le coordinate temporali entro cui le persone possano tornare alla propria vita, al proprio lavoro, alla propria quotidianità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.