Il contributo presenta un punto di vista singolare per quanto concerne l'educazione motoria nella scuola dell'infanzia. Per una volta, le esperienze offerte dall'insegnante, vengono ricostruite dalla voce dei bambini e, semmai, commentate dall'adulto per chiarire gli asptti salienti toccati. Il contributo focalizzerà, in particolare,gli aspetti relativi alla percezione del bambino in merito al suo "agito", rispetto a quanto il corpo gli comunica mentre si muove. I babini rischiano di essere osservati solo dall'esterno e dall'esterno interpretati, in questo articolo si cerca di dare voce al loro corpo attraverso ciò che essi stessi dicono del loro movimento: sensazioni, emozioni, esperienze del "corpo che parla". Un tentativo di portare l'adulto dalla parte del bambino, di richiamare l'attenzione sulla necessità di ascolto rispetto a quello che il bambino vive realmente, piuttosto che alla sua interpretazone scontata. Un apporto, speriamo significativo, che può aiutare gli educatori a comprendere meglio il movimento, il coinvolgimento che esso suscita e progettare, con maggior consapevolezza, le situazioni educative riferite all'educazione motoria.
A.Ceciliani, A.Borsari (2009). La percezione del corpo in movimento. Dalla parte del bambino. INFANZIA, 4, 299-303.
La percezione del corpo in movimento. Dalla parte del bambino.
CECILIANI, ANDREA;
2009
Abstract
Il contributo presenta un punto di vista singolare per quanto concerne l'educazione motoria nella scuola dell'infanzia. Per una volta, le esperienze offerte dall'insegnante, vengono ricostruite dalla voce dei bambini e, semmai, commentate dall'adulto per chiarire gli asptti salienti toccati. Il contributo focalizzerà, in particolare,gli aspetti relativi alla percezione del bambino in merito al suo "agito", rispetto a quanto il corpo gli comunica mentre si muove. I babini rischiano di essere osservati solo dall'esterno e dall'esterno interpretati, in questo articolo si cerca di dare voce al loro corpo attraverso ciò che essi stessi dicono del loro movimento: sensazioni, emozioni, esperienze del "corpo che parla". Un tentativo di portare l'adulto dalla parte del bambino, di richiamare l'attenzione sulla necessità di ascolto rispetto a quello che il bambino vive realmente, piuttosto che alla sua interpretazone scontata. Un apporto, speriamo significativo, che può aiutare gli educatori a comprendere meglio il movimento, il coinvolgimento che esso suscita e progettare, con maggior consapevolezza, le situazioni educative riferite all'educazione motoria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.