Presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Bologna è attivo, dal 1985, un Servizio di Aiuto Psicologico. Gli utenti del Servizio sono studenti che denunciano problemi di tipo emotivo e re¬lazionale, insieme a difficoltà nella vita universitaria. La popolazione dei giovani che si sono rivolti al S.A.P. dal 1985 ad oggi è costituita da 3168 utenti. Contestualmente alla richiesta, lo studente deve compilare un questionario di 42 domande che, oltre a dati di carattere biografico e familiare, indaga le diverse aree connesse alle motivazioni che hanno spinto a presentare la domanda al servizio e permette di creare un quadro anamnestico, se pure del tutto generale, di riferimento. Tutti i dati ricavati dal questionario di ciascun utente sono conservati in un archivio informatico. Il nostro protocollo d’intervento prevede due moduli, differenziati fra di loro ma fortemente integrati. E’ proprio la presenza di questi due diversi moduli di intervento che costituisce l’aspetto peculiare e specifico della operatività del S.A.P. bolognese. Ambedue i moduli sono gratuiti. Il primo modulo, tale anche in ordine di tempo, può essere definito intervento di consultazione: è costituito da quattro colloqui a cadenza settimanale, e ha come finalità l’individuazione del profilo dinamico funzionale del paziente, cioè le dimensioni cliniche che determinano il suo funzionamento psicologico, in quello specifico momento di vita. Tale profilo può essere descritto da una struttura tridimensionale: la fenomenologia (la sintomatologia presentata), la crisi (gli eventi intrapsichici che hanno determinato la rottura e dunque la sofferenza) e i predittori di cambiamento (le capacità rappresentazionali, sia cognitive che affettive). All’interno di una approfondita discussione di gruppo, che avviene settimanalmente, viene formulata una ipotesi di intervento psicoterapeutico che deriva dall’analisi comparata delle tre dimensioni e della loro interazione. Si tratta, cioè, di decidere, in prima istanza, se attivare o meno il secondo modulo e, successivamente, il tipo di trattamento più idoneo a favorire il cambiamento, in funzione delle caratteristiche dimensionali precedentemente individuate. I trattamenti possibili sono: intervento breve psicodinamico (fino a dieci colloqui), intervento medio-lungo psicodinamico (fino ad un anno e mezzo), intervento cognitivo-comportamentale, training di assertività, training autogeno, psicoterapia di gruppo, gruppo Professione studente.

Uno strumento d'intervento in psicologia clinica: il profilo dinamico funzionale

GIUSBERTI, FIORELLA;
2009

Abstract

Presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Bologna è attivo, dal 1985, un Servizio di Aiuto Psicologico. Gli utenti del Servizio sono studenti che denunciano problemi di tipo emotivo e re¬lazionale, insieme a difficoltà nella vita universitaria. La popolazione dei giovani che si sono rivolti al S.A.P. dal 1985 ad oggi è costituita da 3168 utenti. Contestualmente alla richiesta, lo studente deve compilare un questionario di 42 domande che, oltre a dati di carattere biografico e familiare, indaga le diverse aree connesse alle motivazioni che hanno spinto a presentare la domanda al servizio e permette di creare un quadro anamnestico, se pure del tutto generale, di riferimento. Tutti i dati ricavati dal questionario di ciascun utente sono conservati in un archivio informatico. Il nostro protocollo d’intervento prevede due moduli, differenziati fra di loro ma fortemente integrati. E’ proprio la presenza di questi due diversi moduli di intervento che costituisce l’aspetto peculiare e specifico della operatività del S.A.P. bolognese. Ambedue i moduli sono gratuiti. Il primo modulo, tale anche in ordine di tempo, può essere definito intervento di consultazione: è costituito da quattro colloqui a cadenza settimanale, e ha come finalità l’individuazione del profilo dinamico funzionale del paziente, cioè le dimensioni cliniche che determinano il suo funzionamento psicologico, in quello specifico momento di vita. Tale profilo può essere descritto da una struttura tridimensionale: la fenomenologia (la sintomatologia presentata), la crisi (gli eventi intrapsichici che hanno determinato la rottura e dunque la sofferenza) e i predittori di cambiamento (le capacità rappresentazionali, sia cognitive che affettive). All’interno di una approfondita discussione di gruppo, che avviene settimanalmente, viene formulata una ipotesi di intervento psicoterapeutico che deriva dall’analisi comparata delle tre dimensioni e della loro interazione. Si tratta, cioè, di decidere, in prima istanza, se attivare o meno il secondo modulo e, successivamente, il tipo di trattamento più idoneo a favorire il cambiamento, in funzione delle caratteristiche dimensionali precedentemente individuate. I trattamenti possibili sono: intervento breve psicodinamico (fino a dieci colloqui), intervento medio-lungo psicodinamico (fino ad un anno e mezzo), intervento cognitivo-comportamentale, training di assertività, training autogeno, psicoterapia di gruppo, gruppo Professione studente.
2009
"Servizi di counselling psicologico con studenti universitari: modelli, metodologie, prospettive"
155
159
Giusberti F.; Arguello.; Bertolini F.; Ferrini D.;
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/77022
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